DIMINUIZIONE DEI TASSI

14/10/2008

Il consiglio direttivo della Banca centrale Europea ha comunicato il primo ribasso dei tassi dal 2003 ed il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha adottato le seguenti decisioni di politica monetaria:
- il tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema è diminuito di 50 punti base, al 3,75%, a decorrere dall’operazione con regolamento l’ 8 ottobre 2008;
- il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale è diminuito di 50 punti base, al 4,75%, con effetto sempre dall’8 ottobre 2008;
- il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale è diminuito di 50 punti base, al 2,75%, con effetto sempre dall’8 ottobre 2008.
Si tratta della prima diminuzione a partire dal mese di giugno 2003 quando il minimo era al 2,00 e fa seguito a ben nove aumenti decisi dal mese di dicembre 2005 al mese di luglio 2008 che avevano portato il tasso dal 2,00% al 4,25%.

Il ribasso del costo del denaro è, ovviamente,un tentativo di rispondere all'emergenza creata dalla crisi creditizia e di ridare fiducia ai mercati finanziari.
La decisione giunge all'improvviso, fuori da qualsiasi calendario ed a partecipare alla mossa coordinata sono oltre alla Banca centrale europea, anche la Federal Reserve (che ha portato i Fed Funds all'1,5%, e il tasso di sconto all'1,75%), la Riksbank svedese (al 4,25%), la Banca centrale canadese, la Banca d'Inghilterra(al 4,5%) e la Banca centrale svizzera (tassi base tagliati di 50 punti base, banda di oscillazione del Libor al 2-3%).

I tassi della Banca centrale europea dal 2001 ad oggi sono quelli riportati nella seguente tabella:
11 Maggio 2001 4,50%
31 Agosto 2001 4,25%
18 Settembre 2001 3,75%
9 Novembre 2001 3,25%
6 Dicembre 2002 2,75%
7 Marzo 2003 2,50%
6 Giugno 2003 2,00%
6 Dicembre 2005 2,25%
8 Marzo 2006 2,50%
15 Giugno 2006 2,75%
9 Agosto 2006 3,00%
11 Ottobre 2006 3,25%
13 Dicembre 2006 3,50%
14 Marzo 2007 3,75%
13 Giugno 2007 4,00%
9 Luglio 2008 4,25%
8 Ottobre 2008 3,75%

In un comunicato, la Bce ha spiegato che la scelta coordinata è "senza precedenti". Giunge dopo che il consiglio direttivo dell'istituto monetario aveva aperto la porta a una riduzione del costo del denaro appena una settimana fa, in occasione di una conferenza stampa del presidente Jean-Claude Trichet. La Bce spiega oggi che la decisione è stata possibile perché nella zona euro i rischi inflazionistici sono diminuiti e le aspettative di inflazione sono stabili.

Per Adoc (Associazione nazionale per la difesa e l’orientamento dei consumatori) un intervento atteso da mesi, ma limitato e tardivo. “Finalmente la Bce ha deciso di tagliare il costo del denaro, ma è troppo tardi e troppo poco il taglio di mezzo punto – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – certo chi è indebitato e chi ha contratto un mutuo avrà un po’ più di respiro, ma la decisione adottata dalla Banca centrale europea non è sufficiente per bilanciare la crisi finanziaria in corso. E’ necessaria, in tal senso, una decisa azione unitaria a livello europeo, che coinvolga tutti i Governi”.

A cura di Paolo Oreto


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