Decreto Rilancio 2020: il Fondo di liquidità per il pagamento dei debiti commerciali degli Enti territoriali

di Redazione tecnica - 18/05/2020

Il Decreto Rilancio 2020, di cui siamo tutti in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ha istituito un fondo di liquidità destinato a concedere anticipazioni a Regioni, Province autonome ed Enti locali, che si trovino in uno stato di carenza di liquidità, anche derivante dalla situazione straordinaria di emergenza sanitaria derivante dalla diffusione dell’epidemia da COVID-19, al fine di far fronte al pagamento dei propri debiti di carattere commerciale certi, liquidi ed esigibili.

Decreto Rilancio 2020 e Fondo di liquidità

Entrando nel dettaglio, gli articoli 124 (Fondo di liquidità per il pagamento dei debiti commerciali degli enti territoriali) e 125 (Pagamento dei debiti degli enti locali e delle regioni e province autonome) prevedono due importanti misure per dare ossigeno a chi attende liquidi da parte di una pubblica amministrazione.

Decreto Rilancio 2020 e Fondo di liquidità per il pagamento dei debiti commerciali degli enti territoriali

Da una parte l'art. 124 istituisce nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze un fondo denominato "Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili", con una dotazione di 12.000 milioni di euro per il 2020.

Fondo distinto in due sezioni a cui corrispondono due articoli del relativo capitolo del bilancio dello Stato, denominati:

  • "Sezione per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili degli enti locali e delle regioni e province autonome per debiti diversi da quelli finanziari e sanitari" con una dotazione di 8.000 milioni di euro ripartite in due quote:
    • una quota pari a 6.500 milioni di euro destinata agli enti locali;
    • una quota pari a 1.500 milioni di euro destinata alle regioni e province autonome.
  • "Sezione per assicurare la liquidità alle regioni e alle province autonome per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili degli enti del Servizio Sanitario Nazionale", con una dotazione di 4.000 milioni di euro.

Per dare piena operatività al Fondo è prevista una convenzione tra Ministero dell'economia e delle finanze e la Cassa depositi e prestiti S.p.A., entro 10 giorni dall'entrata in vigore del decreto Rilancio (probabilmente della legge di conversione), che dovrà definire, tra l'altro:

  • criteri e modalità per l'accesso da parte degli enti locali e delle regioni e province autonome alle risorse delle Sezioni, secondo un contratto tipo;
  • criteri e modalità di gestione delle Sezioni da parte di Cassa depositi e prestiti S.p.A.

Decreto Rilancio 2020 e Pagamento dei debiti degli enti locali e delle regioni e province autonome

Dall'altra l'art. 125 consente l'attivazione di anticipazioni di liquidità a favore degli enti territoriali, destinate ad accelerare il pagamento dello stock di debiti, maturati sino al 31 dicembre 2019 nei confronti dei propri fornitori di beni e servizi, assicurando liquidità alle imprese, con benefici per l’intero sistema economico nazionale.

Con questo articolo è previsto, infatti, che enti locali, regioni e province autonome che non possono far fronte ai pagamenti dei debiti certi liquidi ed esigibili maturati alla data del 31 dicembre 2019, relativi a somministrazioni, forniture, appalti e a obbligazioni per prestazioni professionali, possono chiedere, con deliberazione della Giunta, nel periodo intercorrente tra il 15 giugno 2020 e il 7 luglio 2020 alla Cassa depositi e prestiti S.p.A. l'anticipazione di liquidità da destinare ai predetti pagamenti, secondo le modalità stabilite nella convenzione con Cassa depositi e prestiti S.p.A.

L’anticipazione di liquidità per il pagamento di debiti fuori bilancio:

  • è subordinata al relativo riconoscimento;
  • non comporta la disponibilità di risorse aggiuntive per gli enti richiedenti, ma consentono di superare temporanee carenze di liquidità e di effettuare pagamenti relativi a spese per le quali è già prevista idonea copertura di bilancio;
  • non costituisce indebitamento.

Decreto Rilancio 2020: come chiedere l'anticipazione di liquidità

La richiesta di anticipazione di liquidità è corredata di un'apposita dichiarazione sottoscritta dal rappresentante legale dell'ente richiedente, contenente l'elenco dei debiti da pagare con l'anticipazione, redatta utilizzando il modello generato dalla piattaforma elettronica per la gestione telematica del rilascio delle certificazioni e dell’attestazione di copertura finanziaria delle spese concernenti il rimborso delle rate di ammortamento, verificata dall'organo di controllo di regolarità amministrativa e contabile.

L'anticipazione è concessa, entro il 24 luglio 2020 a valere sulla “Sezione per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili degli enti locali e delle regioni e province autonome per debiti diversi da quelli finanziari e sanitari" proporzionalmente alle richieste di anticipazione pervenute e, comunque, nei limiti delle somme disponibili previste nella sezione. Qualora le richieste presentate a valere su una delle due quote della Sezione siano state pienamente soddisfatte, le risorse residue possono essere destinate alle eventuali richieste non soddisfatte presentate per l’altra quota della medesima sezione.

L’anticipazione è restituita, con piano di ammortamento a rate costanti, comprensive di quota capitale e quota interessi, con durata fino a un massimo di 30 anni o anticipatamente in conseguenza del ripristino della normale gestione della liquidità, alle condizioni di cui al contratto tipo.

La rata annuale è corrisposta a partire dall’esercizio 2022 e non oltre il 31 ottobre di ciascun anno. Dalla data dell’erogazione e sino alla data di decorrenza dell’ammortamento saranno corrisposti, il giorno lavorativo bancario antecedente tale data, interessi di preammortamento. Il tasso di interesse da applicare alle suddette anticipazioni è pari al rendimento di mercato dei Buoni Poliennali del Tesoro a 5 anni in corso di emissione rilevato dal Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento del tesoro alla data della pubblicazione del presente decreto e pubblicato sul sito internet del medesimo Ministero.

Con riferimento alle anticipazioni concesse agli enti locali, in caso di mancata corresponsione di qualsiasi somma dovuta ai sensi del contratto di anticipazione, alle scadenze ivi previste, sulla base dei dati comunicati dalla Cassa depositi e prestiti S.p.A., l'Agenzia delle Entrate provvede a trattenere le relative somme, per i comuni interessati, all'atto del pagamento agli stessi dell'imposta municipale propria, riscossa tramite modello F24 o altre modalità di riscossione e, per le città metropolitane e le province, all'atto del riversamento alle medesime dell'imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile, derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, esclusi i ciclomotori, di cui all'articolo 60 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, riscossa tramite modello F24.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



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