Decreto Rilancio 2020: il commento del Presidente Conte all'approvazione definitiva

di Redazione tecnica - 14/05/2020

Nella ormai consueta conferenza stampa serale che ha distinto questi mesi di quarantena, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha presentato all'Italia il nuovo Decreto Rilancio 2020 che avrà il compito di provare a risollevare un Paese arrivato alla fine del lockdown senza più ossigeno, dando sostegno ad imprese, famiglie, scuola, università, ricerca, mondo della disabilità, sistema sanitario, forze dell'ordine, mondo dello sport, turismo e settore edilizio.

Decreto Rilancio 2020: le parole del Premier Conte

Una manovra poderosa che mette in gioco ben 55 miliardi di euro, pari a due leggi di Bilancio. "Abbiamo lavorato a questo decreto - ha commentato il Premier - nella consapevolezza che c'è un Paese in grande difficoltà, c'è una comunità di donne, di persone, in grande sofferenza e la manovra per fronteggiare questa fase di emergenza è una manovra che contiene però anche delle premesse perché questa fase di ripartenza possa già concretizzare una prospettiva di ripresa economica e sociale”.

Un testo complesso - ha proseguito Conte - ci sono oltre 250 articoli ma tenete conto che parliamo di 55 miliardi pari a due manovre, due leggi di bilancio. Ci sono in queste settimane persone che sono rimaste senza lavoro, senza un reddito, commercianti che rischiano di chiudere addirittura definitivamente la loro attività, imprenditori che sono nell'assoluta incertezza, non sanno se continuare. Il vostro grido di allarme, le vostre segnalazioni, non ci sono sfuggite e questa fotografia dolorosa del paese la conosciamo ed è per questo che ci siamo impegnati al massimo facendoci carico di tutta questa sofferenza, ce l'abbiamo messa tutta per rafforzare ulteriormente il sostegno a chi ha perso il lavoro potenziando cassa integrazione, bonus per autonomi, facendo anche in modo, confidiamo, che le erogazioni arrivino ancora più speditamene di quanto è successo fino a adesso".

Decreto Rilancio 2020: la situazione dei ritardi

"Non ci sono sfuggiti i ritardi - afferma il Premier Conte - e stiamo cercando di rimediare con questo decreto per rendere alcuni passaggi burocratici ancora più spediti. Introduciamo anche delle misure di rilancio e sostegno alle imprese per dare impulso alla crescita, accompagnare l'economia verso una pronta ripartenza con aiuti a fondo perduto, riduzione delle tasse, sconti fiscali, sgravi per affitti, per bollette elettriche che saranno ancora più leggere. Aiutiamo anche le famiglie, che hanno figli, che devono fare i conti con i problemi anche delle scuole che sono chiuse, però con la didattica a distanza si pongono il problema dei figli a casa. Abbiamo anche un reddito di emergenza per le fasce della popolazione che in questo momento hanno bisogno di particolare protezione. Per i lavoratori le misure messe in campo sono veramente molto cospicue, 25,6 miliardi di euro, quindi ci sono le risorse per rifinanziare e rafforzare cassa integrazione e bonus autonomi. Questi sono definiti ammortizzatori sociali, io però mi permetto di chiamarli ammortizzatori sociali ed a un tempo economici, perché è vero che proteggono i lavoratori ma servono anche alle imprese per preservare la loro efficienza produttiva. Ora dobbiamo attivare questi aiuti economici soprattutto a coloro che non hanno ancora ricevuto nulla, e fare in modo che arrivino in maniera semplice, rapida e veloce”.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



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