Decreto Rinnovabili: Incontro del Ministro Romano con gli operatori

21/03/2011

Venerdì scorso 18 marzo si è svolto presso il Ministero dello Sviluppo economico, l'atteso incontro con il Ministro Paolo Romani per discutere sulla stesura delle norme attuative del decreto, e la discussione sui nuovi incentivi che andranno applicati a partire dal 31 maggio 2011.
Alla riunione, oltre al Ministro Romani, erano presenti il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo ed il Ministro dell'Agricoltura Giancarlo Galan, ma anche rappresentanti dell'Abi, di Confindustria e del settore delle energie rinnovabili.

Nel corso dell’incontro il Ministro Romani ha dichiarato necessario e opportuno dare certezze a tutti coloro che intendono fare investimenti in questo settore, tenendo però ben presenti i vincoli e i target europei relativi ai costi di tecnologia e di incentivi che ad esso si legano. Il ministro Galan ha analizzato l'incontro ponendo l'accento sul fatto che la strada delle rinnovabili è estremamente lunga ma è una strada che deve essere percorsa per dare la possibilità a coloro che desiderano sviluppare il settore, in maniera seria e onesta, di farlo. Il ministro Prestigiacomo, al termine dell'incontro ha aggiunto che obiettivo del governo è quello di "moralizzare il settore con incentivi inversamente proporzionali all'innovazione tecnologica". "Sono convinta - ha proseguito - che in pochissimi giorni produrremo un provvedimento che darà certezza, equilibrio, equità e futuro alle rinnovabili italiane".

Assosolare esprime apprezzamento per ''l'apertura dimostrata oggi dal Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani e dai Ministri Galan e Prestigiacomo a proposito del decreto rinnovabili''. Secondo l'associazione dei produttori di energia solare c'e' ''una maggiore sensibilità nei confronti della tutela degli investimenti in corso per il fotovoltaico e una visione a medio lungo termine per le rinnovabili, nell'ottica di assicurare che il fotovoltaico possa avere un contributo significativo nell'energy mix del Paese''.
''Sarà importante, nel prossimo tavolo tecnico - prosegue - definire, pur nel contenimento della spesa, un meccanismo che guardando al modello tedesco scongiuri ulteriori arresti improvvisi del mercato e tuteli l'equilibrio tra impianti piccoli, medi e grandi, cosi da favorire tutta la filiera. Ben venga poi la sinergia con il mondo agricolo, affinché il fotovoltaico sia un'opportunità anche per le imprese di questo comparto. Auspichiamo inoltre l'avvio di un tavolo tecnico permanente tra industria e governo per il monitoraggio dell'andamento del settore''.

C'è, per ultimo, da segnalare che alla Camera dei Deputati è stata discussa ed approvata una Mozione unitaria "bipartisan" (n. 1-00604), nonché approvata, nel primo ed ultimo capoverso, la Risoluzione (n. 6-00070, in materia di promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili.
La Mozione approvata impegna il Governo, in particolare, a:
  • "a convocare immediatamente un tavolo di confronto con tutti gli operatori del settore delle fonti rinnovabili, per poter definire al più presto un nuovo sistema di incentivi";
  • "ad anticipare l`emanazione del decreto ministeriale di cui all'articolo 25 del decreto legislativo di recepimento della direttiva 2009/28/CE, entro la prima decade di aprile del corrente anno";
  • "a fare salvi gli investimenti che siano stati avviati sulla base del precedente quadro normativo di incentivazione, ristabilendo un orizzonte di certezza sull'ammontare degli incentivi di cui beneficiano le imprese e che assicurano il rimborso dei finanziamenti bancari, interpretando il riferimento all'entrata in esercizio degli impianti», contenuto nel decreto legislativo approvato, nel senso dell'effettiva produzione di energia elettrica, anche indipendentemente dall'allaccio alla rete elettrica";
  • "ad assumere iniziative per definire un sistema di incentivazione che garantisca nel nostro Paese una prospettiva di crescita di lungo termine per il settore fotovoltaico, che consenta un maggior radicamento nell'economia reale e favorisca le ricadute positive sul sistema produttivo nazionale";
  • "nella rideterminazione del sistema di incentivi per il fotovoltaico, a tenere in considerazione, oltre alla loro sostenibilità, gli investimenti gia` effettuati per la realizzazione di impianti fotovoltaici, l'esigenza di accrescere l'efficienza energetica nell'edilizia e l'opportunità di prevedere meccanismi di adeguamento del livello dell'incentivo alle dinamiche dei costi delle tecnologie e degli impianti, a prevedere altresì una modulazione in riduzione degli incentivi, secondo la maggiore potenza degli impianti; nell'ambito della quantificazione delle tariffe incentivanti, a favorire la realizzazione di impianti integrati su edifici e manufatti, salvaguardando il territorio agricolo dalle speculazioni";
  • "a rivedere il Piano di azione nazionale (PAN) per le energie rinnovabili, anche al fine di ridefinire gli obiettivi relativi al fotovoltaico e all'eolico, allo scopo di sfruttare la posizione geografica del nostro Paese che gode di un'insolazione ampiamente superiore rispetto ad altri paesi europei, senza trascurare la tutela delle bellezze naturali italiane e a distribuire gli obiettivi del PAN annualmente senza tuttavia penalizzare gli investimenti".
La Risoluzione approvata impegna, tra l'altro, il Governo a:
  • "definire una strategia energetica nazionale che ci accompagni fino al 2020 e che assicuri più fondi per la ricerca e l'innovazione tecnologica e dia assoluto rilievo, oltre alla crescita dell'energia elettrica rinnovabile, anche all'energia termica rinnovabile, al risparmio e all'efficienza energetica da conseguire anche attraverso la bioedilizia, la riqualificazione energetica degli edifici e l'avvio di un piano di rottamazione/ricostruzione edilizia del patrimonio immobiliare postbellico privo di qualità e di criteri antisismici";
  • "ad assumere iniziative per la cessazione definitiva di ogni incentivazione per gli impianti funzionanti con fonti energetiche assimilate alle rinnovabili (Cip6) per gli impianti di produzione di energia tradizionale".

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A cura di Ilenia Cicirello


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