Edilizia scolastica; da regione Umbria un milione 400 mila euro contro rischio sismico
25/02/2013

Ammontano a un milione 400 mila euro le risorse stanziate dalla
Giunta regionale dell'Umbria, su proposta dell'assessorato
all'istruzione, nell'ambito del Programma straordinario di
interventi strutturali di riduzione del rischio sismico nelle
scuole pubbliche. I finanziamenti, derivanti dai fondi comunitari
POR FESR 2007-2013, serviranno a realizzare interventi di
particolare urgenza in edifici scolastici di proprietà degli enti
locali. Delle 29 richieste di finanziamento arrivate in Regione,
per un importo complessivo di lavori pari a circa 8 milioni di
euro, sono state finanziati quattro interventi presentati dalla
Provincia di Terni e dai Comuni di Magione, Città di Castello e
Vallo di Nera. Negli ultimi 3 anni - ricordano dall'assessorato
all'istruzione - solo la Regione e gli enti locali dell'Umbria
hanno impegnato risorse proprie per la sicurezza nelle scuole. Dal
2009 infatti il Governo non ha fatto riparti significativi, né ha
individuato una programmazione degli interventi. Si è peraltro
trattato di mere assegnazioni di fondi, decisamente insufficienti,
che non tenevano conto delle priorità territoriali note agli enti
locali. Al fine di accrescere la disponibilità delle risorse
necessarie a realizzare gli interventi richiesti, la Giunta
regionale ha proposto all'Unione Europea una rimodulazione delle
risorse del POR FESR 2007-2013, così da assegnare ulteriori
finanziamenti, per 3 milioni e mezzo di euro, alla riduzione del
rischio sismico negli edifici scolatici.
Infine in merito alla recente proposta del Ministero all'istruzione per la costituzione obbligatoria di fondi immobiliari a sostegno dei Comuni e delle Province per l'edilizia scolastica, l'assessorato regionale evidenzia come non si tenga conto delle differenze territoriali tra Regioni. Inoltre - concludono - appare alquanto difficile il coinvolgimento di investitori privati in un momento di crisi come questo e in un settore, quello dell'edilizia scolastica pubblica, che tradizionalmente non è "commerciale", con il rischio concreto di non rispondere efficacemente alla domanda che viene da famiglie e comunità e di incidere negativamente sullo spopolamento dei centri storici e delle aree meno abitate della regione.
© Riproduzione riservata
Infine in merito alla recente proposta del Ministero all'istruzione per la costituzione obbligatoria di fondi immobiliari a sostegno dei Comuni e delle Province per l'edilizia scolastica, l'assessorato regionale evidenzia come non si tenga conto delle differenze territoriali tra Regioni. Inoltre - concludono - appare alquanto difficile il coinvolgimento di investitori privati in un momento di crisi come questo e in un settore, quello dell'edilizia scolastica pubblica, che tradizionalmente non è "commerciale", con il rischio concreto di non rispondere efficacemente alla domanda che viene da famiglie e comunità e di incidere negativamente sullo spopolamento dei centri storici e delle aree meno abitate della regione.
a cura di www.regione.umbria.it
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