Elezioni 2013 e Risultato M5S: voto di protesta o di speranza?

27/02/2013

I risultati conseguiti alla Camera e al Senato vedono come unico risultato di questa campagna elettorale quello di far crescere la preoccupazione del popolo italiano e la reticenza degli investitori stranieri a portare capitali nel Paese. Di seguito il riepilogo.

Senato
PD, SEL e ALTRI - 9.686.548 voti - 31,63% - 113 seggi
PDL, LEGA NORD e ALTRI - 9.405.786 voti - 30,72% - 116 seggi
M5S - 7.285.648 voti - 23,79% - 54 seggi
MONTI - 2.797.451 vori - 9,13% - 18 seggi

Camera
PD, SEL e ALTRI - 10.047.603 voti - 29,54% - 340 seggi
PDL, LEGA NORD e ALTRI - 9.923.109 voti - 29,18% - 124 seggi
M5S - 8.689.168 voti - 25,55% - 108 seggi
MONTI - 3.591.629 voti - 10,56% - 45 seggi

Certamente, coalizioni a parte, ciò che emerge è il risultato del Movimento a 5 Stelle capitanato dal famigerato Beppe Grillo che, nonostante il tentativo di oscurare la sua campagna elettorale da parte dei principali organi di stampa, risulta essere il primo partito alla Camera (25,55% contro il 25,42% del PD e il 21,56% del PDL). Il risultato di Grillo è stato da molti tradotto molto facilmente e probabilmente troppo frettolosamente in "voto di protesta", dimenticando che in realtà rappresenta solo il volere di un popolo più ricettivo verso chi ha ancora tutto da dimostrare rispetto alle promesse che sente da una classe politica che non ha saputo ascoltare le grida di chi negli ultimi anni ha dovuto fronteggiare un Paese in forte crisi d'identità.

Per quanto riguarda le professioni tecniche, segnaliamo il primo commento arrivato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri che attraverso il suo presidente Armando Zambrano ha evidenziato la voglia di cambiamento insita nella popolazione.

"I cittadini hanno voglia di rinnovamento, di una ventata di discontinuità. In questo senso non va demonizzato il risultato ottenuto dal Movimento 5 Stelle che incarna una vera e propria rivoluzione pacifica che parte dal basso, dalla popolazione. Ora però dobbiamo fare i conti con una situazione di ingovernabilità che non deve e non può incidere sullo sviluppo del Paese". Queste le parole del Presidente Zambrano che ha continuato affermando "Noi professionisti abbiamo già da tempo avanzato una serie di proposte concrete, a "saldo zero" per le casse pubbliche, per il rilancio del benessere economico del Paese, ma anche per garantire la sicurezza e la qualità della vita della popolazione".

Il numero uno degli Ingegneri italiani ha rilevato come gli ingegneri hanno già messo a punto idee e soluzioni per colmare quel vuoto in termini di progettualità emerso dai programmi di partiti ed esponenti politici. "Siamo di fronte ad una precisa volontà da parte dei cittadini - continua Zambrano - di scardinare il sistema così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi, per tutti noi è l'occasione di trovare un nuovo slancio per riformare finalmente lo Stato. Sebbene il quadro sia abbastanza articolato - conclude - è dovere di tutti trovare comunque una via, per quanto possibile coesa e unita, evitando che l'Italia cada nel baratro".

Da parte nostra, siamo certamente molto preoccupati per il prossimo futuro che verrà.

A cura di Ilenia Cicirello


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