Equo compenso espressione della dignità dell'ingegnere (e del professionista)

01/06/2016

"L’equo compenso è espressione della dignità dell’ingegnere, ma deve essere strettamente legato a standard qualitativi minimi, per definire i quali si deve fare riferimento agli enti di normazione come UNI e CEI".

Questo uno dei più interessanti contenuti della circolare n. 738 del 27 maggio 2016, con la quale il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha anticipato i temi e le proposte che saranno trattate nel corso del prossimo Congresso Nazionale degli Ingegneri che si terrà a Palermo dal 22 al 24 Giugno 2014.

I 6 temi oggetto del dibattito del Congresso saranno:

  • Innovazione e professione digitale
  • Conoscenza, competitività, competenze nel mercato del futuro
  • Ambiente, sostenibilità, territorio
  • Professione ingegnere: ruolo e responsabilità
  • Manifattura 4.0: l’ingegneria alla sfida dell’innovazione e dell’efficienza
  • Professione Ingegnere/Sistemi Ordinistici

Innovazione e professione digitale

Al fine di favorire la diffusione dell'innovazione, numerose sono le proposte che saranno portate al Congresso, tra le quali:

  • Potenziare e integrare i gruppi di lavoro esistenti a livello nazionale che trattano i temi dell’innovazione;
  • incentivare la presenza degli Ordini Provinciali all’interno della Società Civile e negli ambiti tecnologici (ad.es incubatori d’impresa);
  • a livello nazionale, entrare nelle commissioni dei Ministeri, nei Think Tank/Cluster (ad esempio Cluster Fabbrica Intelligente di Bologna);
  • Stimolare la partecipazione dell’ingegnere dell’informazione ai tavoli tecnici e istituzionali di scrittura del protocollo unico del nuovo processo digitale delle informazioni (BIM ed analoghi) perché l’ingegnere dell’informazione rappresenta il fulcro della sicurezza dei dati nell’epoca digitale;
  • Promuovere una più assidua partecipazione dell’ingegnere dell’informazione ai tavoli istituzionali e tecnici del territorio ove vengono stabiliti i criteri e le modalità con cui l’innovazione deve entrare nella vita della società, del cittadino, delle imprese e della pubblica amministrazione per fare in modo che gli ingegneri siano protagonisti nella scrittura delle regole che governano l’innovazione.

Conoscenza, competitività, competenze nel mercato del futuro

Il tema "Conoscenza, competitività, competenze nel mercato del futuro" prevede lo sviluppo di interventi a tutela della formazione universitaria e dei diversi rami dell'Albo. In particolare:

  • Interventi al fine di ridurre la discrezionalità degli atenei nel definire i propri percorsi formativi e degli studenti nel poter “costruire” il proprio piano di studi, così da ottenere da un lato una uniformità a livello nazionale, dall’altro una maggiore preparazione complessiva.
  • Tutela degli ingegneri iuniores alla luce delle novità normative che semplificano l’accesso alla sezione B dell’albo degli ingegneri per le altre professioni tecniche.
  • Creare un sistema per il riconoscimento delle eccellenze, rendere chiare e visibili le competenze/skills e rinforzare, per una maggiore credibilità e diffusione anche a livello internazionale, il principio di certificazione delle competenze, attraverso un riconoscimento da parte terza, anche non ingegneri (ad esempio organismi riconosciuti ACCREDIA) per garantire un livello di certificazione in linea con le norme europee (UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012).
  • Sfruttare l’opportunità costituita dall’obbligo dell’aggiornamento, cercando di aumentare la qualità della formazione continua.

Ambiente, sostenibilità e territorio

Interessante è la proposta di promuovere l’elaborazione di un Testo Unico sull’energia e la sicurezza, nonché di una legge nazionale sull’inquinamento luminoso, al fine di consentire una più efficace e omogenea applicazione di tali norme su tutto il territorio nazionale.

Manifattura 4.0: l’ingegneria alla sfida dell’innovazione e dell’efficienza

  • Definire un quadro chiaro dello “stato dell’arte” della Manifattura 4.0 e della Digital Transformation in Italia elaborando, conseguentemente, una propria visione ed una propria posizione politica.
  • Avviare rapidamente un’azione di indirizzo e di stimolo affinché i singoli Ordini acquisiscano maggiori competenze in materia di Manifattura 4.0 e Digital Transformation e diventino soggetti attivi nel proprio territorio di riferimento nelle relazioni con gli incubatori di innovazione quali FabLab (Fabrication Laboratory) e Innovation Lab, oltre con le Università e centri di ricerca, nella logica dell’Open innovation

Professione Ingegnere / Ordini professionali

Molto interessante il contenuto dell'ultimo tema oggetto del dibattito, che parte dal presupposto di un equo compenso come espressione della dignità dell’ingegnere e strettamente legato a standard qualitativi minimi, per definire i quali si deve fare riferimento agli enti di normazione come UNI e CEI.

In tal senso, la proposta non è, quindi, il ritorno alle tariffe (tanto rimpiante dalla maggior parte dei professionisti), ma quella di definire dei parametri minimi (validi anche per i committenti privati) e fissarli per decreto, in modo da agevolare il controllo sulla qualità della prestazione erogata.

Viene anche proposto l'obbligo per ciascuna gara pubblica, di adottare la media dell’offerta economica per eliminare i massimi ribassi.

Interessante è anche la proposta di creare una organizzazione nazionale di rappresentanza che, in similitudine a quanto esiste già (il riferimento è all’associazione nazionale magistrati) abbia una funzione di forte presenza anche sindacale. In tal senso sembrerebbe, quindi, si voglia abbandonare l'idea della Rete delle Professioni Tecniche.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



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Documenti Allegati

Circolare CNI