Finanziamenti comunitari: Piano d’azione per le libere professioni

11/04/2014

"Per la prima volta la Commissione europea adotta un piano per i liberi professionisti nel quadro delle politiche per la crescita". Lo ha annunciato a Bruxelles Antonio Tajani, Commissario per l'Industria e vicepresidente della Commissione durante la conferenza dedicata alle libere professioni in Europa,
La Commissione Europea ha lanciato un Piano d'azione per per migliorare l'attività degli 11 milioni di persone che nell'Unione europea svolgono libere professioni, tra cui avvocati, ingegneri, architetti, medici e commercialisti.
Oggi, dunque, la Commissione "riconosce le potenzialità imprenditoriali delle libere professioni" che diventano a tutti gli effetti destinatarie, al pari delle imprese, dei fondi comunitari mentre sino ad ieri Bruxelles costituiva, per i professionisti, il giudice d'accusa per le regole corporative e la scarsa concorrenza nel settore.

Antonio Tajani ha annunciato che i liberi professionisti potranno essere destinatari di qualunque tipo di fondo europeo e potranno ricevere finanziamenti dai fondi strutturali e da quelli gestiti direttamente da Bruxelles.
Inoltre per favorire la formazione di liberi professionisti con competenze richieste dal mercato verrà organizzata una piattaforma in grado di mettere in contatto università e liberi professionisti, coinvolgendo anche le associazioni di imprese.

Alla Conferenza dedicata alle libere professioni era presente il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella che ha così commentato il nuovo Piano prsentato da Tajani: "Per i professionisti si apre una nuova stagione orientata alla crescita e allo sviluppo. Le linee d'azione per sostenere le attività delle libere professioni presentate a Bruxelles dal vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, segnano una svolta epocale rispetto alle politiche europee sulle professioni e riconoscono il valore e il ruolo imprenditoriale dei liberi professionisti che potranno così accedere ai benefici che fino a oggi hanno riguardato soltanto le piccole e medie imprese, a cominciare dai fondi europei".
L'importante è, adesso, vigilare perché il piano europeo sia ben recepito nelle Regioni che dovranno predisporre bandi non discriminatori, che potrebbero escludere nei fatti i liberi professionisti chiedendo il requisito di iscrizione alla Camera di commercio.
Il Piano si articola su quattro punti: accesso al credito, formazione all'imprenditorialità, accesso ai mercati, riduzione del carico normativo.
Architetti, avvocati, ingegneri, commercialisti, giornalisti, medici e tutti i professionisti delle aree economico-giuridiche, tecniche e sanitarie potranno ricevere finanziamenti tanto dai fondi strutturali, governati a livello nazionale, o regionale, quanto da quelli gestiti direttamente dall'Ue, fra cui Cosme e Orizzonte 2020 per l'innovazione, o la ricerca. Ma potranno, anche, procedere alla propria formazione con corsi, anche, in e-learning e con l'organizzazione di una piattaforma in grado di mettere in contatto università e liberi professionisti, coinvolgendo anche le associazioni di imprese.
Annuciate, poi, da Tajani misure di semplificazione con "Un tavolo di lavoro specifico sarà aperto per fare in modo che siano diffuse a livello europeo le migliori pratiche relative alla semplificazione con il contributo attivo delle associazioni di liberi professionisti".

A cura di Gabriele Bivona


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