Fondo Kyoto: terminati i fondi per il finanziamento dei progetti per le rinnovabili e l'ambiente

20/03/2012

"Grande voglia di economia verde per il nostro Paese". Questo è il commento del Ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, all'indomani dell'esaurimento dei fondi messi a disposizione per la promozione dell'efficienza energetica, della ricerca innovativa in campo ambientale e delle fonti rinnovabili di piccola taglia, gestito dalla Cassa depositi e prestiti (CDP).

In un comunicato congiunto, il Ministero dell'Ambiente e la Cassa depositi e prestiti hanno reso noto che la piattaforma on-line del Fondo Kyoto per l'ambiente è stata presa d'assalto e in sole 2 ore ha avuto oltre 7000 accessi, per un totale di 605 domande e 60 milioni di euro richiesti. Il primo intervento finanziato è stato un intervento sul fotovoltaico, ad un cittadino calabrese di Drapia (VV).

I potenziali beneficiari dei finanziamenti agevolati - corrisposti ad un tasso dello 0,50% - hanno effettuato migliaia di contatti già nei primissimi minuti di operatività del sistema e alle ore 14.00 erano già completamente prenotate le risorse di 18 su 21 dei plafond regionali destinati ad interventi nelle energie rinnovabili.

"Una risposta - ha commentato il ministro Clini - che conferma la grande voglia di economia verde che c'è nel nostro Paese e la validità della formula del fondo rotativo, che consentirà l'erogazione di centinaia di finanziamenti in direzione dell'efficienza energetica, delle energie pulite e della sostenibilità ambientale. Un apprezzamento alla capacità organizzativa di CDP, che anche in questa iniziativa ha confermato i suoi livelli di eccellenza al servizio dell'innovazione e dei territori".

Ricordiamo che le risorse in questa prima fase erano di 600 milioni di euro - distribuite in tre cicli da € 200 milioni l'uno. I finanziamenti, erogati al tasso agevolato dello 0,50%, sono destinati alle seguenti misure:
  • microcogenerazione diffusa (impianti che utilizzano fonti da gas naturale, biomassa vegetale, biocombustibili liquidi, biogas);
  • rinnovabili di piccola taglia (eolico, idroelettrico, termico, fotovoltaico, solare termico);
  • usi finali (involucro degli edifici e infissi; teleriscaldamento da impianti a gas naturale, biomassa, biocombustibili, biogas; geotermia; cogenerazione);
  • sostituzione di motori elettrici industriali;
  • interventi sui cicli produttivi delle imprese che producono acido adipico e delle imprese agro-forestali (protossido di azoto);
  • ricerca in tecnologie innovative;
  • gestione forestale sostenibile.

A cura di Ilenia Cicirello


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