Inarcassa, Bilancio 2014 al vaglio della Corte dei Conti

29/03/2016

Risultati sostanzialmente positivi e alcune criticità relative al monte crediti e alla gestione dei titoli e partecipazioni immobilizzate.

Lo ha riferito la Corte dei Conti (delibera 10 marzo 2016, n. 10) a seguito del controllo eseguito sulla gestione della Cassa nazionale di previdenza e assistenza per gli ingegneri ed architetti liberi professionisti (Inarcassa) relativamente all’esercizio 2014. Nel dettaglio, dall'esame della documentazione prodotta è risultato che:

  • il conto economico evidenzia un avanzo di 901.631 migliaia di euro, con una variazione del 14,61% rispetto all’esercizio precedente;
  • il patrimonio netto si attesta a 8,2 milioni di euro (7,3 milioni di euro nel 2013);
  • il numero degli iscritti è di 167.567 unità e aumenta di 475 unità rispetto al 2013, mentre il rapporto tra gli iscritti medesimi e i trattamenti pensionistici erogati è pari a 6,5 (7,2 nel 2013);
  • il saldo tra entrate per contributi e prestazioni istituzionali è positivo per 552.947 milioni di euro, in diminuzione rispetto al 2013 (621.738 milioni di euro);
  • la gestione del patrimonio mobiliare e immobiliare ha fatto registrare, nel 2014, un saldo positivo pari a 234,7 milioni di euro, determinato soprattutto dalle plusvalenze da conferimento di immobili al Fondo Inarcassa Re per 138,6 milioni di euro, nonostante la rilevante parte di perdite da cambio pari a euro 109,2 milioni di euro;
  • la consistenza del monte crediti continua ad essere elevata, attestandosi a 619.048 migliaia di euro rispetto a 631.272 migliaia di euro nel 2013, nonostante le azioni poste in essere dalla Cassa;
  • il bilancio tecnico 2012, aggiornato nel 2014, presenta una situazione di equilibrio strutturale dei conti finanziari di lungo periodo, evidenziando un saldo previdenziale in diminuzione e negativo per circa dieci anni, mentre il saldo corrente è sempre positivo in quanto l’insufficienza contributiva è compensata dai rendimenti annui prodotti sul patrimonio.

Come evidenziato dalla magistratura contabile, le principali misure che hanno inciso sul versante contributivo sono state, in sintesi, le seguenti:

  • la possibilità di derogare al versamento del contributo minimo soggettivo (anche se rispetto ad una platea di 57.107 potenziali fruitori, solo 12.887 professionisti hanno colto questa opportunità);
  • l’introduzione della ricongiunzione non onerosa, a fianco di quella onerosa, e della totalizzazione, in modo da consentire agli associati di rendere utili ai fini previdenziali tutte le contribuzioni corrisposte presso altri Enti;
  • l’applicazione del contributo integrativo anche sulle prestazioni tra professionisti;
  • l’innalzamento del tetto reddituale ai fini contributivi e previdenziali e la contestuale abolizione del 3% sopra il tetto.

La gestione previdenziale e assistenziale

Sul versante previdenziale e assistenziale le principali misure sono state a favore dell’adeguatezza delle prestazioni senza compromettere la sostenibilità finanziaria di lungo periodo della Cassa ed in particolare hanno riguardato:

  • l’aumento del 3% del tasso di capitalizzazione dei contributi, che per il biennio 2014-2015 sarà pari al 4,5%;
  • l’introduzione di una prestazione di Long Term Care (Ltc) a favore degli iscritti alla Cassa, con l’approvazione del Regolamento, all’esame dei Ministeri vigilanti, che prevede una gestione interna finanziata interamente con le attuali entrate (senza contributi aggiuntivi a carico degli iscritti).

In riferimento al numero di iscritti, nel 2014 l’incremento, pari allo 0,28%, è risultato inferiore all’incremento rilevato nel precedente esercizio 2013. Si conferma, quindi, un rallentamento del tasso di crescita degli iscritti, considerando il periodo temporale dal 2010 al 2014.

Nel 2014 gli ingegneri hanno rappresentato in media il 32,6% degli iscritti (stabile rispetto al 2013); gli architetti il 57,7%, dato inferiore rispetto a quello del 2013 (58,4%). Assumendo come riferimento il totale degli iscritti alla Cassa e all’albo nell’esercizio 2014 emergono significative differenze tra le due categorie di professionisti: gli ingegneri iscritti all’albo che hanno esercitato la libera professione sono stati il 57,2%, contro il 32,8% degli architetti. I nuovi iscritti alla Cassa nel 2014 sono 6.403, registrando un decremento dello 0,65% rispetto ai 6.445 del 2013.

F 21
Costo di
acquisto
Capitale
sociale
Patrimonio
netto
Utile/Perdita
Quota
Valore
2010
543
9.380
13.982
2.503
4,05%
543
2011
543
9.380
14.892
2.409
4,05%
543
2012
543
9.380
17.011
2.455
4,05%
912
2013
914
9.380
18.053
1.029
4,05%
914
2014
914
9.380
13.721
-4.247
6,47%
914
Inarcheck
Costo di
acquisto
Capitale
sociale
Patrimonio
netto
Utile/Perdita
Quota
Valore
2010
507
1.000
518
-2.482
1,42%
0
2011
507
1.000
770
-348
1,42%
0
2012
507
1.000
435
-366
1,42%
0
2013
507
1.000
1.577
-358
1,42%
0
2014
507
1.000
822
-154
1,42%
0
Aripinge
Costo di
acquisto
Capitale
sociale
Patrimonio
netto
Utile/Perdita
Quota
Valore
2013
4.001
12.000
12.000
-
33,34%
4.001
2014
16.910
50.720*
50.720
-1.368
33,34%
16.910
Parching
Costo di
acquisto
Capitale
sociale
Patrimonio
netto
Utile/Perdita
Quota
Valore
2013
50
50
50
-
100%
50
2014
50
50
49
-1
100%
50
(*) sottoscritto 100.000 migliaia di euro

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



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Documenti Allegati

Delibera Corte dei Conti