Ingegneri Italiani, dialogo aperto con le Istituzioni

29/07/2013

Collaborazione, dialogo e confronto concreto con le istituzioni, queste le direttrici principali che intendono intraprendere gli Ingegneri italiani all'indomani del 58° Congresso Nazionale degli Ordini degli Ingegneri d'Italia tenutosi a Brescia il 24, 25 e 26 luglio.

Questa edizione del Congresso è stata definita quella della svolta in cui il CNI si è detto pronto a costruire un confronto concreto con il Governo per il rilancio del Paese. Ci sarebbe, in realtà, da comprendere se il Governo è disposto ad accogliere il dialogo che da sempre le libere professioni tecniche sono state disposte ad offrire. La domanda nasce spontanea considerato che in un momento di crisi senza precedenti, dove l'intera filiera dell'edilizia risulta prossima al collasso, la libera professione, non solo non risulta essere tutelata efficacemente dalle istituzioni, ma addirittura vive con sconforto aumenti di tasse, balzelli e imposizioni (contributi, formazione e assicurazione).

Ma nonostante questo, certamente rimarrà nella storia la partecipazioni al Congresso di due Ministri: quello dello Sviluppo economico Flavio Zanonato e quello per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione Gianpiero D'Alì. "Non si è trattato - ha sottolineato il numero uno del CNI Armando Zambrano - solo di una presenza formale, ma è stata l'occasione per costruire le basi di un confronto proficuo ed efficace che, auspichiamo, ne siamo convinti, metta al servizio del Paese, del suo rilancio e del suo futuro, le competenze, i saperi e la disponibilità degli ingegneri".

Oltre alla collaborazione con le istituzioni, gli argomenti clou del Congresso sono stati anche: infrastrutture, lavoro, semplificazione, contenimento dei costi della macchina dello Stato e reperimento delle risorse dalla cessione e dismissioni di immobili e partecipazioni non strategiche "in questo modo - ha affermato il Vicepresidente del CNI Fabio Bonfà - potremmo incidere sul costo degli interessi sul debito pubblico. 95 miliardi sono previsti solo nel 2013". Quelli dei costi eccessivi i rimane infatti uno dei problemi più gravi del Paese "se non risolviamo questo aspetto - prosegue Bonfà - ci saranno sempre meno investitori disposti a dare fiducia al nostro Paese. Noi ingegneri non possiamo certamente essere spettatori inermi della disgregazione del tessuto economico e sociale dell'Italia. Vogliamo invece avanzare proposte concrete, come abbiamo fatto in questo Congresso, e portarle avanti insieme alle Istituzioni per fare quel cambio di passo ormai irrimandabile".

Le due iniziative presentate al Congresso
Ingenio al femminile - a cura del consigliere Ania Lopez, punta a valorizzare alcune caratteristiche proprie delle donne come la creatività e la sensibilità. In una professione, storicamente maschile, le donne si stanno ritagliando un ruolo di riferimento come testimonia il tasso di occupazione femminile che nel 2012 è del 72,3% (78,5% quello degli uomini) con un incremento della quota di donne tra gli immatricolati alle facoltà di ingegnera, passata dal 17,7% del 2000 al 24,8% del 2012. Dati che confermano come ci sia bisogno di risposte adeguate volte a coniugare la famiglia e il lavoro. Se ne parlerà in maniera diffusa a Roma il prossimo 1 ottobre nel corso di un convegno dedicato a quelle donne che hanno saputo lasciare un segno tangibile nella propria professione.

Scintille.2013 - illustrata dal Vicepresidente Gianni Massa, vuole premiare idee e spunti innovativi in grado di generare progetti concreti di sviluppo attraverso l'apporto di contributi costruttivi multidisciplinari. Lavoro, innovazione, opportunità sono questi i tre pilastri, del resto, come ricorda il titolo del Congresso, del Paese che gli ingegneri vogliano contribuire a costruire.

A cura di Ilenia Cicirello


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