Lazio: Piano casa, approvate le modifiche alla legge

02/08/2012

Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mario Abbruzzese, ha approvato con 37 voti a favore e uno contrario la proposta di legge che modifica il cosiddetto "piano casa". L'opposizione ha abbandonato l'aula per protesta, con l'eccezione del consigliere Rocco Berardo (Lista Bonino).
Le nuove norme, aveva spiegato l'assessore all'Urbanistica Luciano Ciocchetti, sono state concordate con il governo, dopo l'impugnazione di parte della legge di fronte alla Corte costituzionale.
La votazione è arrivata dopo tre giornate di discussione. Mentre si stavano votando gli emendamenti, la Giunta regionale ne ha presentato uno sostitutivo dell'intero testo, facendo decadere tutti gli emendamenti depositati. L'opposizione, con gli interventi di Esterino Montino (Pd), Claudio Moscardelli (Pd), Marco Di Stefano (Pd), Luigi Nieri (Sel), Rocco Berardo (Lista Bonino), Fabio Nobile (Fds), Claudio Bucci (Idv), Angelo Bonelli (Verdi), Giuseppe Rossodivita (Lista Bonino), Filiberto Zaratti (Sel), Annamaria Tedeschi (Idv), Giuseppe Celli (Lista civica), Luciano Romanzi (Ps) ha duramente protestato parlando di "delegittimazione del Consiglio regionale", di "sospensione della democrazia", di "maggioranza prepotente, che cerca di mascherare le tensioni interne". Il consigliere Rodolfo Gigli (Udc) si è dissociato dalla procedura adottata dalla Giunta e non ha partecipato alla seduta.
Nella sua replica l'assessore Luciano Ciocchetti ha ricordato che "la democrazia ha due facce: quella del dibattito, ma anche quella delle decisioni. Va trovato un equilibrio. Questo provvedimento andava approvato con urgenza. Avevamo un impegno assunto con il ministero degli Affari regionali, di votare entro la fine di luglio, per evitare il giudizio della Corte costituzionale. Questa è l'urgenza, non della Giunta, ma di tutto il Consiglio regionale. Di fronte a oltre 445 emendamenti presentati complessivamente, abbiamo scelto di seguire questa strada, per rispettare gli impegni presi".
La maggioranza ha difeso questa scelta. Angelo Miele (Lista Polverini) e Francesco Storace (La Destra) hanno spiegato che "si tratta di un argomento molto sentito, di una legge importante, che aveva bisogno di precisazioni" e hanno manifestato soddisfazione per "il lavoro svolto dalla Giunta".
Subito dopo l'approvazione del subemendamento di giunta la discussione è ripresa sui 250 ordini del giorno presentati dai gruppi di opposizione, di cui soltanto 9 giudicati dal presidente del consiglio "atti di indirizzo alla giunta" e dunque da discutere prima della votazione finale sulla proposta di legge ai sensi dell'articolo 69 del regolamento del Consiglio regionale. Anche su questo si è registrato il dissenso dell'opposizione: il consigliere Rossodivita ha annunciato "una denuncia penale per abuso di ufficio nei confronti dei responsabili di questa decisione". Il presidente Abbruzzese ha ribadito la legittimità della sua scelta. Infine, poco prima dell'una del mattino, la votazione finale.

fonte www.regione.lazio.it


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