Liguria: rafforzare percorso di trasparenza anche su grandi opere e dare il via a centrale unica degli appalti
23/05/2011

Rafforzare un percorso di trasparenza anche sulle grandi opere che
verranno appaltate in Liguria attraverso una stretta collaborazione
con Prefetture e Forze dell’Ordine, per creare a livello ligure una
centrale unica degli appalti e dare il via ad una monitoraggio
globale sulla vasta platea dei subappaltatori”. Lo dice l’assessore
regionale alle Infrastrutture, Raffaella Paita dopo il blitz
antimafia contro le infiltrazioni mafiose nei maxi appalti
liguri.
Occorre sviluppare – dice l’assessore Paita - modelli di interazione più forti e strutturati tra Istituzioni e forze dell’ordine per impedire e contrastare con nettezza qualsiasi possibile infiltrazione malavitosa sul nostro territorio, anche se la Regione come noto non svolge un ruolo di appaltatore nelle infrastrutture.
“Dal 2003 – continua Paita - le Prefetture, insieme con Polizia, Carabinieri e Finanza, coordinati dalla Dia e con l’aiuto di Regione Liguria, svolgono un’azione di monitoraggio delle opere in legge Obiettivo e, dal 2009, anche su altre opere pubbliche per prevenire e reprimere eventuali infiltrazioni mafiose nei grandi appalti”. “Il passo avanti rispetto a questa procedura consolidata - aggiunge Paita - è stato svolto a maggio 2010 con la sigla del protocollo di intesa, approvato dalla Giunta, su proposta dell'assessore all'edilizia e lavori pubblici, Giovanni Boitano che ha previsto una collaborazione fra l'osservatorio regionale dei contratti pubblici, istituito dalla Regione Liguria e la Dia, per l’acquisizione di tutti i dati riguardanti appalti, offerte, lavori, servizi, forniture per la realizzazione di opere pubbliche nel settore della viabilità, sanitario ed edilizio”.
“Come Assessorato regionale alle Infrastrutture che si relaziona quotidianamente con le società di gestione e le concessionarie – conclude l’assessore - intendiamo rafforzare tale percorso di controllo e di trasparenza con la formalizzazione di un atto, che in base allo stralcio del protocollo e della delibera già firmate, si focalizzi sui grandi appalti facendo esplicito riferimento alla Legge obiettivo ed alle infrastrutture strategiche che riguardano il nostro territorio”.
© Riproduzione riservata
Occorre sviluppare – dice l’assessore Paita - modelli di interazione più forti e strutturati tra Istituzioni e forze dell’ordine per impedire e contrastare con nettezza qualsiasi possibile infiltrazione malavitosa sul nostro territorio, anche se la Regione come noto non svolge un ruolo di appaltatore nelle infrastrutture.
“Dal 2003 – continua Paita - le Prefetture, insieme con Polizia, Carabinieri e Finanza, coordinati dalla Dia e con l’aiuto di Regione Liguria, svolgono un’azione di monitoraggio delle opere in legge Obiettivo e, dal 2009, anche su altre opere pubbliche per prevenire e reprimere eventuali infiltrazioni mafiose nei grandi appalti”. “Il passo avanti rispetto a questa procedura consolidata - aggiunge Paita - è stato svolto a maggio 2010 con la sigla del protocollo di intesa, approvato dalla Giunta, su proposta dell'assessore all'edilizia e lavori pubblici, Giovanni Boitano che ha previsto una collaborazione fra l'osservatorio regionale dei contratti pubblici, istituito dalla Regione Liguria e la Dia, per l’acquisizione di tutti i dati riguardanti appalti, offerte, lavori, servizi, forniture per la realizzazione di opere pubbliche nel settore della viabilità, sanitario ed edilizio”.
“Come Assessorato regionale alle Infrastrutture che si relaziona quotidianamente con le società di gestione e le concessionarie – conclude l’assessore - intendiamo rafforzare tale percorso di controllo e di trasparenza con la formalizzazione di un atto, che in base allo stralcio del protocollo e della delibera già firmate, si focalizzi sui grandi appalti facendo esplicito riferimento alla Legge obiettivo ed alle infrastrutture strategiche che riguardano il nostro territorio”.
a cura di www.regione.liguria.it
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