Mercato immobiliare, transazioni deboli nel primo trimestre 2015

04/06/2015

Nonostante il 2014 abbia registrato un'inversione di tendenza nell'andamento del mercato italiano delle abitazioni residenziali, l'andamento del primo trimestre 2015 conferma un proverbio molto in voga: "una rondine non fa primavera".

Per poter, infatti, definire ripresa una piccola crescita contestuale, influenzata persino dagli effetti fiscali della modifica dell'imposta di registro intervenuta dall'1 gennaio del 2014 che ha portato a rogitare acquisti compiuti sul finire del 2013 nei primi mesi del 2014, sarebbe necessario inserirla in un decremento che ha avuto inizio nel 2007 e che ha dimezzato il valore delle compravendite complessive.


Come confermato dalle ultime valutazioni dell'Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) dell'Agenzia delle Entrate, nei primi 3 mesi del 2015 le compravendite degli immobili sono diminuite del 3,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con una flessione più marcata per il settore produttivo (-7,1%), per il terziario (-6,4%) e il commerciale (-5,2%).

In realtà, anche questa flessione va inserita in un contesto più ampio perché paragona i primi 3 mesi del 2015 con il 2014, ovvero con i mesi in cui gli effetti fiscali della modifica all'imposta di registro si sono sentiti in modo più marcato. Dunque, depurando i dati dalle transazioni del primo trimestre del 2015, emerge un leggero rialzo del mercato immobiliare delle abitazioni, che segna un +0,8%, rispetto al dato osservato al lordo dell'effetto fiscale che invece registra un calo del 3%.

Il mercato delle abitazioni - Nel primo trimestre del 2015 le compravendite di abitazioni sono state 95.448, in calo del 3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La perdita maggiore si registra al Centro (-7,3%), che segue una serie di rialzi, anche in doppia cifra, rilevati nel corso di tutto il 2014. Poco al di sotto del dato nazionale sono le regioni del Nord (-2,4%), mentre tiene sostanzialmente il Sud (-0,8%).

Grandi città: Bene Palermo, giù Genova - Tra le principali città, fa un balzo in avanti il mercato delle abitazioni a Palermo (+11,2%), seguito da Napoli (+3,6%) e Milano (+2%). Situazione pressoché stabile a Bologna (-0,1%) e Firenze (-1%); in calo, invece, Genova (-18,9%), Roma (-11,4%) e Torino (-9,5%). Rispetto ai Comuni capoluogo, che perdono il 4,6%, quelli non capoluogo riescono a contenere le perdite, assestandosi ad un -2,2%.

Il trend del non residenziale - Tra i settori non residenziali, le compravendite di capannoni e di altri immobili produttivi sono state 1.981, in calo del 7,1%. Il settore terziario perde complessivamente il 6,4%, con il Nord che segna un -12,0%, il Sud stabile dopo due trimestri di crescita molto sostenuta (+0,6%) e il Centro che registra un moderato rialzo (+3,6%). Il commerciale, infine, perde il 5,2%, con una distribuzione sostanzialmente omogenea su tutto il territorio nazionale.

A cura di Ilenia Cicirello


© Riproduzione riservata

Documenti Allegati

Nota trimestrale