Piano Casa 2: Le modifiche regionali

27/02/2012

Anche la Calabria al pari di altre Regioni ha apportato alcune modifiche e integrazioni alla Legge sul Piano casa (Lr 21/2010).
In particolare, la nuova normativa consente gli interventi sia di ampliamento che di demolizione e ricostruzione anche sugli edifici non residenziali.
Per gli ampliamenti è previsto un premio volumetrico del 20% fino ad un massimo di 200 metri quadrati di superficie interna netta per unità immobiliare. I limiti passano al 25%, per un incremento massimo di 500 metri quadrati, in caso di destinazioni d'uso produttive, industriali ed artigianali. Nelle demolizioni e ricostruzioni l'aumento rimane del 35% come previsto per l'abitativo.
Ammessa, inoltre, la variazione della destinazione d'uso e del numero delle unità immobiliari.
Significativa, inoltre, la disposizione relativa all'esecuzione degli interventi da ditte in possesso del Durc sia all'inizio che alla data della certificazione di ultimazione dei lavori, che diviene elemento necessario per conseguire l'agibilità.

Tra le altre Regioni che hanno previsto ulteriori modifiche si segnalano anche la Campania e il Molise, entrambe nell'ambito delle rispettive leggi finanziarie (Lr 1/2012 e Lr2/2012).
In particolare, in Campania è stata ripristinata la norma relativa al rispetto delle distanze minime e altezze massime dei fabbricati; in Molise, invece, sono state ampliate le possibilità di eseguire interventi di ampliamento e cambi di destinazione d’uso nelle zone agricole finalizzate alla realizzazione di laboratori artigianali.

In Puglia, infine, è stata estesa l'applicazione della legge agli immobili esistenti alla data del 1 agosto 2011 (prima limitata a quelli esistenti al 30 luglio 2009).

In allegato il dossier regionale aggiornato al 21/02/2012:
- La mappa degli interventi regionali
- Le schede di sintesi dei testi normativi regionali
- Il quadro normativo regionale

Fonte: www.ance.it


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