Regione Marche: approvate linee guida per la semplificazione amministrativa sul vincolo idrogeologico

01/02/2018

La Giunta della Regione Marche ha approvato le linee guida per la semplificazione dei procedimenti amministrativi in materia di vincolo idrogeologico.

A darne notizia è stato l'assessore alla Difesa del Suolo che sottolineato come le nuove linee guida faciliteranno la gestione di circa mille pratiche annue e del relativo nulla osta di competenza degli uffici regionali tutela del territorio di Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli.

Gli interventi interessati dalla semplificazione riguardano opere che per le loro caratteristiche non incidono in misura apprezzabile sul suolo sotto il profilo della stabilità e dell'equilibrio idrogeologico della zona vincolata. Per queste opere sarà sufficiente l'invio di una semplice comunicazione affinché sia possibile l'effettuazione degli eventuali controlli successivi sui lavori. Per i casi dubbi è stato inoltre predisposto un fac simile di quesito da porre agli uffici regionali territorialmente competenti proprio al fine di verificare se l'intervento necessiti o meno del nulla osta.

La semplificazione era stata approvata già in passato dalla Provincia di Pesaro - Urbino quando, prima della riforma degli enti provinciali, le competenze in materia idrogeologica erano in capo a quest'ultimi. A seguito della sua applicazione, il numero delle istanze presentate si era ridotto del 20-25 per cento circa. Esse sono riconducibili ad interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria o di restauro e risanamento conservativo di opere esistenti, se non vanno a modificare le modalità di smaltimento delle acque e non comportano aumenti volumetrici, oppure nuovi interventi se i movimenti terra da loro causati sono modesti.

La semplificazione amministrativa non si applica per le opere interessate dalle disposizioni in materia antisismica e di assetto idrogeologico (PAI) prevalenti, dove è comunque necessaria l'acquisizione del nulla osta al vincolo Idrogeologico.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



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