Regione siciliana: Direttive studi su valutazione fenomeni di crollo

24/01/2014

Sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana n. 2 del 10 gennaio 2014 è stato pubblicato il Decreto del Dirigente generale dell’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente 13 dicembre 2013 recante “Direttive per la redazione degli studi di valutazione della pericolosità derivante da fenomeni di crollo”.
Nel Decreto, allegato alla presente notizia, viene precisato che al fine di pervenire ad una procedura unica da seguire per la redazione degli studi geologici e geotecnici, a supporto delle valutazioni preliminari del rischio derivante da frane di crollo e per la definizione degli scenari di riferimento per la progettazione degli interventi di mitigazione, presentati dagli Enti pubblici e dagli Uffici Territoriali a corredo delle richieste di compatibilità geomorfologica e di aggiornamento e modifica delle cartografie PAI, sono approvate le allegate Direttive che costituiscono parte integrante dello stesso Decreto.

Sull’argomento riceviamo le considerazioni del Presidente dell’Ordine regionale dei geologi Fabio Tortorici che proponiamo integralmente.
Il Decreto nasce dalla proficua sinergia tra l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente e l’Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia. Una fitta serie di incontri ci ha permesso di introdurre nel Decreto un insieme di aggiustamenti e suggerimenti geologico-tecnici, sancendo correttamente il nostro fondamentale ruolo in materia di rischio idrogeologico.
In Sicilia, oltre il 30% delle aree a pericolosità geomorfologica censite nelle carte PAI è interessata da fenomeni franosi di crollo, motivo per cui era indispensabile introdurre nella norma direttive ben strutturate per regolamentare i contenuti tecnici degli studi geologici.
Con la pubblicazione del Decreto, gli elaborati prodotti dai professionisti per ottenere i pareri di compatibilità geomorfologica e per predisporre gli elaborati propedeutici all’aggiornamento delle pericolosità del P.A.I., dovranno prevedere una procedura suddivisa in più fasi, con gradi di approfondimento crescente. Ad un primo livello generale seguirà una fase di analisi preliminare in cui il geologo dovrà valutare approssimativamente l’area di transito ed arresto dei massi in caduta; nella terza fase di dettaglio, si svilupperanno una serie di analisi e modellazioni per progettare le opere di difesa e di mitigazione dal rischio crolli.
La geologia strutturale è sempre stata materia eletta nelle università siciliane, motivo per cui ritengo che il contributo della nostra professionalità si possa ritenere preziosa nello studio dei fenomeni franosi da crollo e nelle scelte progettuali per la mitigazione dei rischi geomorfologici.


Completano la presente notizia il testo integrale del decreto con le allegate Direttive per la redazione degli studi di valutazione della pericolosità derivante da fenomeni di crolli.

A cura di Gabriele Bivona


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