Rischio sismico in Italia: DAL CNI stima numero di abitazioni interessate e costi sicurezza

29/08/2016

Riceviamo e pubblichiamo in allegato alla presente una Nota del Consiglio nazionale degli Ingegneri su “Rischio sismico in Italia: Stima del numero di abitazioni interessate (e popolazione di riferimento) e costi per la loro messa in sicurezza”.

Nella nota viene precisato che “Per quanto riguarda il rischio sismico, la classificazione territoriale per grado di pericolo evidenzia come oltre 21,5 milioni di persone abitino in aree del paese esposte a rischio simico molto o abbastanza elevato (classificate, rispettivamente, 1 e 2), con una quota pari quasi a 3 milioni nella sola zona 1 di massima esposizione (tab.3).

Tab. 3 Numero di residenti, per regione e zona sismica. Anno 2011

 Regione

Zona 1

Zona 2

Zona 3

Zona 4

Totale

Abruzzo

 246.128

 437.494

 623.577

 

1.307.199

Basilicata

 223.284

 276.735

 79.232

 

 579.251

Calabria

1.199.270

 753.728

 

 

1.952.998

Campania

 418.522

4.850.149

 503.717

 

5.772.388

Emilia-Romagna

 

1.298.871

2.829.021

 201.796

4.329.688

Friuli- Ven. Giulia

 126.281

 541.598

 222.205

 339.129

1.229.213

Lazio

 109.004

1.631.734

3.687.393

 123.004

5.551.135

Liguria

 

 206.813

 389.917

 980.709

1.577.439

Lombardia

 

 171.120

1.584.767

7.962.349

9.718.236

Marche

 5.155

1.463.253

 89.758

736

1.558.902

Molise

 76.781

 184.452

 53.327

 

 314.560

Piemonte

 

 135.089

 278.964

3.946.792

4.360.845

Puglia

 26.463

 781.967

1.647.394

1.586.280

4.042.104

Sardegna

 

 

 

1.640.405

1.640.405

Sicilia

 358.053

4.274.350

 50.367

 327.192

5.009.962

Toscana

 

 588.901

2.841.694

 247.015

3.677.610

Trentino-A. Adige

 

 

 164.217

 781.815

 946.032

Umbria

 125.290

 625.788

 113.717

 21.684

 886.479

Valle d'Aosta

 

 

 5.995

 120.987

 126.982

Veneto

 

 543.684

2.795.384

1.618.743

4.957.811

Totale complessivo

2.914.231

18.765.726

17.960.646

19.898.636

59.539.239

Fonte: elaborazione Centro Studi Cni su dati Istat, Cni

Altri 18 milioni risiedono, invece, nei comuni classificati in zona 3; zona che non può dirsi sicura, visto che molti comuni emiliani recentemente colpiti dal sisma del maggio 2012 appartenevano proprio a questa fascia di rischio sismico.

Prendendo a riferimento tutto il patrimonio abitativo del paese e utilizzando come parametro di intensità sismica l’impatto del terremoto de L'Aquila (che rappresenta, nella scala di intensità storicamente registrata in Italia, un evento distruttivo medio) il Centro Studi del Cni ha ipotizzato una possibile distribuzione degli interventi di recupero in funzione della distribuzione per età degli edifici e delle loro condizioni strutturali.

La quota di immobili da recuperare, sulla base dell’esame dei danni registrati alle abitazioni de L’Aquila e delle condizioni del patrimonio abitativo raccolte dalle indagini censuarie, è pari a circa il 40% delle abitazioni del Paese, indipendentemente dal livello di rischio sismico.

Si tratta in questa prospettiva di intervenire su circa 12 milioni di immobili (tab.4) che dovrebbero essere destinatari di opere di risanamento e messa in sicurezza statica. Con un coinvolgimento di una popolazione pari a circa 23 milioni di cittadini.

Tab. 4  Stima del numero di abitazioni a potenziale rischio sismico, per regione e per zona sismica

 Regione

Zona 1

Zona 2

Zona 3

Zona 4

Totale

 Abruzzo

61.516

111.287

120.383

 

293.186

 Basilicata

47.360

69.666

13.145

 

130.171

 Calabria

271.209

201.992

 -

 

473.201

 Campania

78.092

782.641

99.315

 

960.047

 Emilia-Romagna

 -

241.899

592.648

45.854

880.401

 Friuli- Ven. Giulia

22.234

115.868

35.936

99.322

273.360

 Lazio

34.211

278.653

692.510

26.389

 1.031.764

 Liguria

 -

52.806

143.603

288.335

484.744

 Lombardia

 -

33.096

284.511

1.547.622

 1.865.228

 Marche

2.635

282.703

17.472

 192

303.001

 Molise

20.319

54.069

10.822

 -

85.210

 Piemonte

 -

41.853

101.773

923.072

 1.066.699

 Puglia

10.262

151.710

276.422

341.441

779.835

 Sardegna

 -

 -

 -

329.500

329.500

 Sicilia

70.774

904.634

13.971

77.853

 1.067.232

 Toscana

 -

143.148

605.814

64.216

813.177

 Trentino-A. Adige

 -

 -

46.666

185.935

232.601

 Umbria

25.679

115.245

26.918

 2.899

170.741

 Valle d'Aosta

 -

 -

 5.800

40.550

46.350

 Veneto

 -

109.030

478.248

306.431

893.710

 Totale complessivo

653.321

3.761.248

3.576.631

4.188.957

 12.180.157

Fonte: elaborazione Centro Studi Cni su dati Istat, Cni

Per quanto concerne, invece, lo stato di conservazione delle abitazioni, è possibile notare nella nota come il complesso delle abitazioni residenziali italiani si presenta particolarmente vetusto e, per questa ragione, potenzialmente bisognoso per la messa in sicurezza dal rischio sismico.

Nel dettaglio, circa 15 milioni di abitazioni (ossia più del 50% del totale) sono state costruite, infatti, prima del 1974, in completa assenza di una qualsivoglia normativa antisismica (tab.1)

E, inoltre, circa 4 milioni di immobili, sono stati edificati prima del 1920 e altri 2,7 milioni prima del 1945

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



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