Soluzioni POROTON® per il Bosco Verticale

05/01/2018

La qualità e le prestazioni del più innovativo grattacielo al mondo sono state raggiunte grazie anche al contributo delle soluzioni POROTON® adottate per le pareti dell’involucro e per le pareti interne.

La crescente attenzione per la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente ha dato impulso negli ultimi anni al quel filone dell’architettura che esplora la possibilità di integrare il verde negli edifici e nei centri urbani.

Il Bosco Verticale di Milano è uno degli esempi più rappresentativi e innovativi di tale architettura, con numerosi premi internazionali che lo hanno decretato come “il più innovativo grattacielo al mondo”. L’opera coniuga in modo originale il concetto di urbanizzazione verticale con quello di verde verticale, creando un’architettura sostenibile e rivitalizzante per il contesto urbano metropolitano.

La struttura

Il Bosco Verticale consiste in due torri residenziali, rispettivamente di 26 e 18 piani, caratterizzate da un totale di 900 alberi, 5000 arbusti e 11000 piante floreali perenni, distribuite su balconi disposti in modo irregolare sulle quattro facciate di ciascuna torre.
Le 100 specie vegetali ospitate nel Bosco Verticale realizzano una riforestazione urbana, corrispondono infatti ad un’estensione boschiva di circa 2 ettari, e forniscono numerosi vantaggi all’ambiente circostante e agli occupanti delle residenze: filtrano le polveri sottili, assorbono l’anidride carbonica restituendo ossigeno, producono umidità e proteggono dall’irraggiamento estivo e dai rumori.

Le peculiarità del Bosco Verticale hanno richiesto la definizione di specifici criteri progettuali per soddisfare i requisiti architettonici e botanici: dai carichi significativi generati dagli alberi(soprattutto per le azioni dinamiche trasmesse quando sono soggetti al carico vento) al rischio di trasmissione delle vibrazioni causate dal passaggio della metro, dalla sicurezza antincendio al comfort termoacustico.

Le soluzioni POROTON® per il Bosco Verticale

Le pareti che compongono l’involucro esterno e le pareti di separazione degli spazi interni del Bosco Verticale sono state realizzate con due tipologie principali di soluzioni POROTON®, dando un contributo determinante in tutti gli aspetti fondamentali del progetto: sostenibilità, sicurezza al rischio incendio, comfort termoigrometrico e acustico.
Per la parete costituita da chiusure opache e vetrate dell’involucro esterno è stata utilizzata una muratura POROTON® monostrato sp. 25 cm, con isolante in lana di vetro.
Le pareti di separazione degli spazi interni sono state realizzate con una soluzione POROTON®pluristrato basata sull’impiego di tramezze di sp. 8 cm e 12 cm con interposto isolante in lana di roccia.

Caratteristiche dei blocchi POROTON®

I blocchi POROTON® utilizzati nel Bosco Verticale hanno contribuito in modo determinante in termini di sostenibilità grazie al loro contenuto di circa il 75% di materiale riciclato ed alla vicinanza di approvvigionamento al cantiere.

Dal punto di vista della sicurezza antincendio inoltre i blocchi POROTON® sono tutti classificati Euroclasse A1, certificati come incombustibili e forniscono elevatissime prestazioni di resistenza al fuoco.

La soluzione adottata per l’involucro esterno garantisce prestazioni ottimali in termini di comfort ambientale e termoigrometrico. Grazie alla presenza del blocco POROTON® sp. 25 cm liscio permettono di conseguire un buon livello di inerzia termica, necessaria d’estate, ma utile anche in inverno per raggiungere un comfort reale negli ambienti interni.

Relativamente al comfort acustico, per la facciata ventilata esterna si è deciso di adottare una soluzione estremamente prestazionale a vantaggio degli occupanti, realizzando una parete opaca con potere fonoisolante non inferiore ai 56 dB. Le pareti di separazione delle unità interne inoltre garantiscono un potere fonoisolante non inferiore ai 55 dB.
In entrambi i casi perciò sono state adottate soluzioni POROTON® che superano la richiesta prestazionale delle norme vigenti.

Tutti i valori sono stati certificati tramite prove sperimentali condotte su stratigrafie analoghe presso l’Università di Padova.



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