Tris di codici per la cedolare secca

26/05/2011

Arrivano i codici tributo che consentono di versare, con il modello F24, l'imposta sostitutiva dell'Irpef e delle addizionali comunale e regionale, nonché delle imposte di registro e di bollo, sui canoni di locazione di immobili abitativi.

Chi ha scelto il nuovo regime di tassazione, deve ricordare i numeri 1840, 1841 e 1842. A battezzarli, la risoluzione 59/E del 25 maggio.

Come è noto, da quest'anno, i proprietari, persone fisiche che affittano immobili (al di fuori dall'attività di impresa o di lavoro autonomo) a uso abitativo, possono scegliere di tassare i relativi canoni in modo semplificato, pagando cioè un'unica imposta in luogo di quelle ordinariamente previste per questo tipo di reddito.
Due le aliquote previste: 21% e 19%, quest'ultima per i contratti a canone concordato relativi a immobili siti nei Comuni con carenze di disponibilità abitative (Dl 551/1988, articolo 1, comma 1, lettere a e b) e in quelli ad alta tensione abitativa (individuati dal Cipe).

Il versamento va effettuato entro il termine previsto per il pagamento delle imposte sui redditi, indicando nella "Sezione Erario", colonna "Importi a debito versati", del modello F24, i codici:

  • "1840" per la prima rata dell'acconto

  • "1841" per la seconda rata dell'acconto o per l'acconto in unica soluzione

  • "1842" per il saldo.



L'ultimo codice può essere utilizzato anche nella colonna "Importi a credito compensati".

Il primo appuntamento vedrà "impegnato" il codice 1840, per pagare la prima rata dell'acconto 2011, in scadenza al 6 luglio.

Fonte: FiscoOggi

© Riproduzione riservata

Link Correlati

Risoluzione