Bonus edilizi, Architetti (CNAPPC): serve un testo unico

di Redazione tecnica - 27/01/2023

Si sono svolte tra il 17 e il 24 gennaio 2023 in Commissione Finanze al Senato le audizioni nell'ambito dell'indagine conoscitiva sugli strumenti di incentivazione fiscale con particolare riferimento ai crediti di imposta.

Bonus edilizi: l'audizione del CNAPPC

Tra i soggetti interessati sono stati ascoltati i rappresentanti del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), del Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), dell'Associazione Nazionale Tributaristi (LAPET), dell'Unione Nazionale Camere Avvocati Tributaristi (UNCAT) e del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro.

Interessanti sono i punti salienti sottolineati dal Presidente del CNAPPC, Franco Miceli, che ha proposto l'emanazione di un Testo unico per i bonus edilizi e per le incentivazioni fiscali.

Risulta evidente ed è imprescindibile - ha rilevato Miceli - l’esigenza di semplificare la materia sulle detrazioni e i relativi crediti di imposta. Inoltre, il legislatore dovrebbe “parametrare” e quindi graduare i maggiori benefici fiscali tenendo conto del raggiungimento di obiettivi di qualità in termini di efficientamento energetico e, per quanto riguarda il sismabonus, di privilegiare l’incentivazione fiscale, anche oltre il 90 %, per le zone a maggior rischio sismico del nostro Paese. Introdurre, quindi, meccanismi di premialità anche per gli interventi connessi ai processi di “rigenerazione urbana secondo gli ambiti di intervento definiti dalle amministrazioni locali".

"Il regime premiale - continua Miceli - dovrà attribuire maggiori benefici fiscali agli interventi su immobili ubicati in zone del Paese in cui maggiore è il rischio sismico. In questi casi, il legislatore dovrà tenere conto che tali interventi vengano dichiarati indifferibili in termini di sicurezza per le popolazioni ed anche al fine di evitare i successivi costi sostenuti per la ricostruzione a seguito degli eventi calamitosi".

Relativamente ai crediti d’imposta per le operazioni di “aggregazione” tra i professionisti, il Presidente del CNAPPC ha ricordato che “secondo l’interpretazione fornita dall’Agenzia delle Entrate le operazioni di aggregazione tra professionisti, con il conferimento di beni all’interno di STP, non sono fiscalmente neutre. Alla luce dell’attuale quadro economico e delle esigenze presenti nel mercato professionale, è necessario incentivare le predette operazioni con l’intento di migliorare da una parte la qualità dei servizi professionali prestati, e dall’altra beneficiare della conseguente riduzione dei costi. L’incentivazione può essere perseguita con un duplice strumento: prevedere la neutralità fiscale delle predette operazioni; prevedere un apposito credito d’imposta la cui finalità dovrebbe essere quella di “premiare” le aggregazioni tra professionisti per crescere in qualità e produttività".

La monetizzazione dei crediti edilizi

Nel corso dell'audizione, dopo aver ricordato tutti i provvedimenti normativi susseguitisi a seguito del Decreto Legge n. 157/2021 (Decreto Antifrode), il Presidente Miceli ha sottolineato come tutte queste modifiche hanno concorso a rendere quasi impossibile la monetizzazione dei crediti originati dai lavori di efficientamento energetico. Lavori avviati sulla base di un contesto normativo completamente diverso e quando la percezione del mercato conduceva gli attori coinvolti (professionisti e imprese) verso una consapevolezza diversa in cui la disponibilità del sistema bancario ad acquistare i crediti era ancora reale.

A questo punto la discussione ha evidenziato le difficoltà operative in cui si andrà incontro nel biennio 2023-2025 ovvero in un periodo in cui non sarà agevole applicare le detrazioni e fruire dei relativi crediti di imposta senza commettere errori.

I bonus edilizi a regime

Oltretutto, a partire dall'1 gennaio 2025, quando torneranno ad essere applicabili le detrazioni ordinarie, sarà necessario semplificare l’intero quadro normativo di riferimento con una serie di misure che se da una parte dovranno prendere in considerazione le criticità dei nostri territori, dall'altra dovranno essere sufficientemente stabili, in modo da evitare gli errori del passato.

E sull'esigenza di operare una radicale semplificazione, il Presidente Miceli propone una rimodulazione delle agevolazioni fiscali, la loro graduazione a seconda di specifici parametri e con l’introduzione di un meccanismo premiale.

Secondo il Presidente del CNAPPC, nel “ridisegnare” la disciplina a regime delle agevolazioni fiscali nel settore dell’edilizia sarà essenziale conservare, perlomeno nei casi in cui il contribuente sarà meritevole del beneficio fiscale riconosciuto in misura maggiore, il meccanismo della cessione dell’agevolazioni fiscale o della concessione dello sconto in fattura.

Logiche che dovranno essere utilizzate sia per gli interventi di efficientamento energetico che di riduzione del rischio sismico.

In allegato il documento completo depositato dal CNAPPC in audizione.



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Documenti Allegati

Documento Audizione CNAPPC