Bonus Facciate e accesso al Bonus Mobili: il parere dell’Agenzia delle Entrate

di Redazione tecnica - 19/10/2022

Gli interventi di manutenzione straordinaria delle facciate degli edifici per i quali si stanno utilizzando le detrazioni al 90% e al 60%, danno diritto a quelle previste per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici (cd. Bonus Mobili)? Il quesito è stato posto da un contribuente alla rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate, Fisco Oggi, a seguito dei lavori di manutenzione straordinaria sulle facciate realizzati su un edificio di proprietà e sul quale ha avuto accesso al bonus facciate 90%. Vediamo dunque a quali condizioni è previsto l’accesso al Bonus Mobili.

Bonus Mobili: cos'è e a quanto ammonta

Il cd. “Bonus Mobili”, da ultimo confermato dal comma 37, lettera b), numero 2, dell’art. 1 della legge n. 234/2021 (Legge di Bilancio 2022), consiste in una detrazione dall'imposta lorda, pari al 50% delle spese documentate e sostenute negli anni 2022, 2023 e 2024 per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica, finalizzati all'arredo di un immobile oggetto di ristrutturazione.

Il credito d’imposta va ripartito tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo, calcolato sui seguenti massimali:

  • fino a 10.000 euro per acquisti effettuati fino al 31 dicembre 2022;
  • fino a 5.000 euro per acquisti effettuati negli anni 2023 e 2024.

Chi può chiedere il Bonus Mobili?

L’agevolazione spetta a tutti i contribuenti assoggettati all'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato, titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese. In particolare, possono usufruire del Bonus Mobili:

  • proprietari o nudi proprietari;
  • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • locatari (affittuari) o comodatari;
  • soci di cooperative divise e indivise;
  • imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali (investimenti che l'azienda utilizza per il suo funzionamento) o merce;
  • soggetti indicati nell'articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.

Le spese vanno effettuate da chi ha sostenuto quelle di ristrutturazione; inoltre, la detrazione rimane in capo al soggetto che ha effettuato l’acquisto, quindi non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente né in caso di compravendita dell’immobile.

Cosa si può acquistare con il Bonus Mobili?

La detrazione può essere richiesta per le spese sostenute e documentate relative all’acquisto di letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione come lampadari, lampade da terra e da tavolo etc. Non rientrano invece in detrazione: porte, pavimentazioni, tende, tendaggi, soprammobili e complementi di arredo.

Inoltre è possibile richiedere il Bonus Mobili per i seguenti elettrodomestici:

  • frigoriferi, congelatori e altri grandi elettrodomestici utilizzati per la refrigerazione, la conservazione e il deposito di alimenti;
  • lavatrici;
  • asciugatrici e lavatrici;
  • lavastoviglie;
  • apparecchi di cottura e forni a microonde
  • stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici;
  • ventilatori elettrici, estrattori d'aria e apparecchi per il condizionamento, etc.

Condizioni per accedere al Bonus Mobili

Attenzione però, perché per accedere al Bonus Mobili non bastano solo i requisiti soggettivi. Le agevolazioni per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici infatti riguardano esclusivamente immobili su cui è stato effettuato almeno uno tra i seguenti interventi, per i quali sono previste le agevolazioni al 50% previste dall'art. 16-bis del TUIR (cd. "Bonus Casa"):

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti;
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali;
  • interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico, per i quali si è richiesto il Sismabonus o il Superbonus 110% (quest'ultimo previsto dal comma 4, art. 119 del Decreto Rilancio).

La risposta al quesito dunque è negativa: gli interventi di recupero delle facciate esterne degli edifici danno accesso la Bonus Facciate, ma questa agevolazione non dà diritto a richiedere il Bonus Mobili.



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