CAM forniture e noleggio prodotti tessili: il decreto in Gazzetta Ufficiale

di Redazione tecnica - 25/03/2023

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 23 marzo 2023, n. 70, il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica 7 febbraio 2023 recante i “Criteri ambientali minimi per le forniture ed il noleggio di prodotti tessili ed il servizio di restyling e finissaggio di prodotti tessili”.

CAM forniture e noleggio prodotti tessili: il decreto del MASE

Con il decreto, ai sensi dell’art. 34 del d. Lgs. n. 50/2016 (Codice dei Contratti Pubblici), sono adottati i criteri ambientali minimi descritti nell’allegato 1 e nelle relative appendici, per i seguenti servizi e forniture:

  • prodotti tessili;
  • servizio integrato di ritiro, restyling e finissaggio dei prodotti tessili.

Il decreto entrerà in vigore il 22 maggio 2023, ovvero dopo sessanta giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Contestualmente verrà abrogato il DM del MITE del 30 giugno 2021.

Allegato al Decreto, il Piano d’azione, articolato nei seguenti contenuti:

  • 1 INTRODUZIONE
  • 2 INDICAZIONI LE STAZIONI APPALTANTI
  • 3 CRITERI AMBIENTALI MINIMI PER LE FORNITURE ED IL NOLEGGIO Dl PRODOTTI TESSILI
    • 3.1 SPECIFICHE TECNICHE
      • 3.1.1 Restrizione di sostanze chimiche pericolose da testare sul prodotto finito
      • 3.1.2 Requisiti di durabilità ed idoneità all'uso
      • 3.1.3 Capi di abbigliamento "complessi": design il riutilizzo. Biancheria da letto, da tavola e assimilati: riutilizzabilità
        • a) Capi di abbigliamento "complessi" quali: divise, giacconi e assimilati, composti da più strati di tessuto o da più tessuti, o da più componenti quali tessuti, applicazioni, bottoni, zip, etc.
        • b) Biancheria da letto, da tavola e assimilati
        • c) Camici riutilizzabili, altri DM e DPI per sanitario.
        • d) Mascherine filtranti per uso
      • 3.1.4 Prodotti tessili da lavare a domicilio, che non richiedono, per motivi di sicurezza, lavaggi ad alte temperature: etichetta per la manutenzione
      • 3.1.5 Imballaggi
    • 3.2 CRITERI PREMIANTI
      • 3.2.1 Prodotti in fibre naturali o costituiti anche da fibre naturali: contenuto di fibre biologiche
      • 3.2.2 Prodotti preparati per il riutilizzo, prodotti costituiti da tessuti contenenti fibre tessili riciclate e/o costituite da sottoprodotti derivanti da simbiosi industriale
      • 3.2.3 Possesso del marchio comunitario di qualità ecologica Ecolabel (UE)
      • 3.2.4 Processi di tintura o di stampa a minori impatti ambientali
      • 3.2.5 Servizio aggiuntivo finalizzato alla promozione del riutilizzo dei prodotti tessili e servizio aggiuntivo di riparazione e manutenzione dei prodotti forniti
        • Sub criterio a) Servizio finalizzato alla promozione del riutilizzo dei prodotti tessili usati dalla stazione appaltante
        • Sub criterio b) Servizio aggiuntivo di riparazione e manutenzione dei prodotti forniti
      • 3.2.6 Prodotti costituiti da fibre tessili artificiali derivate dalla cellulosa: limitazioni ed esclusioni di determinate sostanze chimiche pericolose lungo il ciclo di vita
      • 3.2.7 Caratteristiche sociali dei prodotti tessili: condizioni di lavoro lungo la catena di fornitura
  • 4 CRITERI AMBIENTALI PER IL SERVIZIO INTEGRATO RITIRO, RESTYLING E FINISSAGGIO DEI PRODOTTI TESSILI USATI
    • 4.1. SPECIFICHE TECNICHE
      • 4.1.1 Articoli tessili: restyling
    • 4.2 CLAUSOLE CONTRATTUALI
      • 4.2.1 Conformità ai criteri ambientali
      • 4.2.2. Imballaggi
    • 4.3 CRITERI PREMIANTI
      • 4.3.1 Risultati estetico-funzionali
  • 5 CRITERI SOCIALI PER LE FORNITURE Dl PRODOTTI TESSILI
    • 5.1 CRITERI DI SELEZIONE DEI CANDIDATI
      • 5.1.1 Gestione etica della catena di fornitura
    • 5.2 CLAUSOLE Dl ESECUZIONE contrattuale
      • 5.2.1 Implementazione di un sistema di gestione etico della catena di fornitura

Gli obiettivi dei CAM

Come previsto dal Piano d'azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione, i CAM descritti nel documento hanno lo scopo di ridurre gli impatti ambientali connessi ai contratti pubblici per le forniture di prodotti tessili.

Trattandosi di un settore a rischio di lesione dei diritti umani e dei diritti in materia di lavoro dignitoso, riporta anche specifici criteri sociali e, in appendice B, la normativa internazionale di riferimento.

I principali impatti ambientali ed i requisiti ambientali che concorrono alla relativa riduzione nonché le criticità sociali del settore ed i criteri per ridurre i rischi sotto il profilo etico-sociale sono illustrati in appendice C.

Inoltre, al fine di prevenire la produzione dei rifiuti, in relazione ai requisiti ambientali previsti per le mascherine filtranti e per i camici riutilizzabili DM e DPI attuano le disposizioni previste per favorire la sostenibilità ambientale e ridurre l’inquinamento causato dalla diffusione di dispositivi di protezione individuale monouso.

Le stazioni appaltanti sono invitate, ogniqualvolta se ne ravvisi l'opportunità tecnica, a compiere tutte le attività preliminari per poter bandire prioritariamente il servizio di restyling e finissaggio dei prodotti tessili, da realizzarsi sui prodotti usati della stazione appaltante. L'affidamento del servizio in luogo della fornitura consente infatti l'estensione della vita utile dei prodotti e dovrebbe rappresentare la scelta d'elezione da parte delle stazioni appaltanti che possono classificare la relativa procedura come "appalto circolare".

In generale si raccomanda alle stazioni appaltanti di far in modo che gli importi a base d'asta e i corrispettivi contrattuali siano tali da garantire un adeguato livello di qualità, anche ambientale, dei prodotti e di prevedere adeguati controlli di conformità anche in fase di esecuzione.



© Riproduzione riservata

Documenti Allegati

Decreto