Caro materiali: il MIT rivede le istanze 2022

di Redazione tecnica - 12/01/2024

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha deciso di avviare un’istruttoria supplementare sui contributi legati alle istanze presentate dalle stazioni appaltanti per il I° e II° semestre 2022 per far fronte all’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione.

Caro materiali: revisione del MIT sulle istanze del 2022

Una revisione avviata a seguito dei pronunciamenti dell'Agenzia delle Entrate e al parere formulato dall'Avvocatura Generale dello Stato e con cui il MIT intende determinare l'importo del contributo da assegnare alle stazioni appaltanti che include non solo l'aggiornamento dei prezzari, ma anche l'IVA dovuta dalle SA seguendo le modalità e le aliquote previste per l'originario contratto di appalto.

Con il riesame si procederà all’integrazione con ulteriori importi proporzionali all'IVA dovuta dalle stazioni appaltanti per le istanze relative ai contratti di appalto ammessi all'erogazione dei contributi.

Modalità di revisione delle istanze

Diverse le soluzioni, secondo se il contributo sia già stato erogato o meno:

  • nel caso in cui le stazioni appaltanti abbiano già comunicato l'aliquota IVA durante la presentazione dell'istanza e siano state ammesse al contributo, la revisione dell'istanza sarà automatica;
  • se le stazioni appaltanti non hanno comunicato l'aliquota IVA e sono state ammesse al contributo, dovranno presentare un'istanza integrativa, da oggi fino 12 febbraio 2024 effettuando l’accesso alle seguenti piattaforme:

Con questa procedura di integrazione le stazioni appaltanti potranno dichiarare il solo importo dell'aliquota IVA corrispondente al contributo ammesso all'erogazione.

Successivamente, le SA verranno informate sull'importo aggiuntivo che sarà liquidato in relazione all'IVA applicabile al contratto di appalto.

Infine, segnala il MIT che restano invariate le decisioni già adottate o in corso di adozione dal Ministero in merito alla liquidazione dei contributi parametrati al maggiore importo derivante dall'applicazione dei prezziari aggiornati.

 



© Riproduzione riservata