Cessione crediti a Poste Italiane: le novità dal 2024

di Redazione tecnica - 02/01/2024

Da qualche mese Poste Italiane ha riattivato la piattaforma per l’acquisto dei crediti di imposta esclusivamente da soggetti persone fisiche che abbiano sostenuto in maniera diretta i relativi oneri (c.d. prime cessioni) e a fronte della valutazione preliminare della richiesta presentata dai contribuenti.

Con l’arrivo del nuovo anno, è prevista una variazione sull’accettazione dei crediti di imposta. Vediamo di cosa si tratta.

Cessione crediti a Poste Italiane: beneficiari

Ricordiamo che il servizio di cessione del credito d’imposta a Poste Italiane è rivolto alle persone fisiche:

  • titolari originari di un credito d’imposta che abbiano sostenuto in maniera diretta i relativi oneri (c.d. prime cessioni);
  • titolari di un conto corrente BancoPosta accessibile esclusivamente attraverso la procedura online, per la quale occorre essere in possesso di credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale);
  • che per la cessione si siano avvalsi di:
    • un intermediario fiscale riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate per effettuare la trasmissione del “modulo di esercizio dell’opzione di cessione del credito d’imposta” all’Agenzia delle Entrate;
    • un asseveratore.

Crediti di imposta cedibili a Poste Italiane

Il servizio è attivo per le richieste di cessione presentate dai beneficiari originari del credito d’imposta (c.d. prime cessioni) relativamente ai seguenti interventi:

  • superbonus 110%, credito d’imposta ai sensi dell’art.119 del Decreto Rilancio (DL n. 34/2020), a fronte di specifici interventi in ambito efficienza energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici, eliminazione delle barriere architettoniche, ripartito in 5 quote annuali o in 4 quote annuali per le spese sostenute dal 2022.
  • ecobonus ai sensi dell’art. 14 del DL n. 63/2013 e dell’art.16-bis, comma 1, lettera h) del Tuir, ripartito in 10 quote annuali;
  • sismabonus ai sensi dell’art. 16, commi da 1-bis a 1-septies del DL n. 63/2013, ripartito in 5 quote annuali;
  • recupero patrimonio edilizio, ai sensi dell'art. 16-bis, comma 1, lettere a) e b), del Tuir, ripartito in 10 quote annuali;
  • recupero o restauro facciate, ai sensi art. 1, comma 219 e 220, della L. n. 160/2019, ripartito in 10 quote annuali;
  • installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, ai sensi dell’art.16-ter del DL n. 63/2013, ripartito in 10 quote annuali;
  • eliminazione delle barriere architettoniche, ai sensi dell’art. 119-ter del Decreto Rilancio, a fronte di spese sostenute dal 1° gennaio 2022, ripartito in 5 quote annuali.

Cessione dei crediti d'imposta a Poste Italiane: calcolo dei corrispettivi

Dopo l’accettazione del credito, il corrispettivo riconosciuto viene calcolato come percentuale sul valore nominale del credito d’imposta ceduto e varia in funzione della tipologia di credito d’imposta oggetto di cessione, della durata dello stesso e delle annualità cedute.

Al momento, secondo quanto indicato sul sito di Poste, l’importo liquidato per la cessione di crediti d’imposta con recupero, rispettivamente, in quattro, cinque e dieci anni (con cessione di tutte le annualità) è pari a:

  • 94 euro ogni 110 euro di credito d’imposta acquistato per interventi relativi al Superbonus 110 con recupero in 4 anni (pari all'85,5% del valore nominale del credito d’imposta maturato).
  • 84,5 euro ogni 100 euro di credito d’imposta acquistato da Poste Italiane per gli interventi diversi da quelli qualificanti per il Superbonus 110% con recupero in 5 anni (pari all'84,5% del valore nominale del credito d’imposta maturato).
  • 70 euro ogni 100 euro di credito d’imposta acquistato da Poste Italiane per gli interventi diversi da quelli qualificanti per il Superbonus 110% con recupero in 10 anni (pari al 70% del valore nominale del credito d’imposta maturato).

L’importo massimo cedibile è pari a 50 mila euro per cliente, anche tramite più cessioni, fermo restando che il totale dei crediti ceduti dallo stesso cliente a Poste Italiane, comprensivo di quelli ceduti anteriormente alla data di riapertura del servizio, non può superare il limite di 150mila euro.

Cessione a Poste: cosa cambia dal 2024

In riferimento alla cessione dei crediti, Poste segnala che a partire dall'8 gennaio 2024, saranno cedibili le quote annuali fruibili solo a partire dal 2025, per crediti maturati a fronte di spese sostenute nel 2024 o a rate residue di spese sostenute negli anni precedenti. 



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