Codice Appalti 2023: in Gazzetta Ufficiale 2 nuove modifiche

di Redazione tecnica - 01/12/2023

Approdano in Gazzetta Ufficiale due nuove modifiche apportate al Decreto Legislativo n. 36/2023 (Codice dei contratti). Dopo quelle arrivate dall'art. 2, comma 1 del Decreto Legge 29 maggio 2023, n. 57, abrogato e confermato identico con la Legge n. 87/2023, art. 6, comma 2-bis (che ha modificato l'art. 108, comma 7), con la Legge 27 novembre 2023, n. 170 (Gazzetta Ufficiale n. 278 del 28/11/2023) di conversione del Decreto Legge 29 settembre 2023, n. 132 (Decreto Proroghe) vengono modificati altri due articoli del Codice Appalti, già modificato e coordinato dalla nostra redazione.

Codice Appalti: le modifiche del Decreto Proroghe

L'art. 15-quater del Decreto Proroghe modifica i seguenti articoli del Codice Appalti:

  • l'art. 16 relativo al conflitto di interessi;
  • l'art. 73 relativo alla procedura competitiva con negoziazione.

Entrando nel dettaglio, all'art. 16, comma 1 vengono soppresse le parole "concreta ed effettiva". Il comma adesso dispone:

Si ha conflitto di interessi quando un soggetto che, a qualsiasi titolo, interviene con compiti funzionali nella procedura di aggiudicazione o nella fase di esecuzione degli appalti o delle concessioni e ne può influenzare, in qualsiasi modo, il risultato, gli esiti e la gestione, ha direttamente o indirettamente un interesse finanziario, economico o altro interesse personale che può essere percepito come una minaccia concreta ed effettiva alla sua imparzialità e indipendenza nel contesto della procedura di aggiudicazione o nella fase di esecuzione.

In tal modo non viene più confinata la minaccia ai soli casi di sua concretezza ed effettività.

All'art. 73, comma 4, le parole: "dieci giorni" sono sostituite dalle seguenti: "trenta giorni". Il comma aggiornato adesso diventa:

Il termine minimo per la ricezione delle domande di partecipazione è di dieci giorni trenta giorni dalla data di trasmissione del bando di gara ai sensi dell’articolo 84 o, se è utilizzato come mezzo di indizione di una gara un avviso di pre-informazione, dalla data d’invio dell’invito a confermare il proprio interesse.

In questo caso la modifica consente più tempo per la ricezione delle domande di partecipazione nel caso di procedure competitive con negoziazione.

La prima modifica al Codice dei contratti

Ricordiamo che la prima modifica al D.Lgs n. 36/2023 era già arrivata dal Decreto Legge 29 maggio 2023, n. 57, abrogato e confermato identico con la Legge n. 87/2023 di conversione del Decreto-Legge 10 maggio 2023, n. 51. In particolare, con l'art. 6, comma 2-bis del D.L. n. 51/2023 è stato modificato il comma 7, art. 108 (Criteri di aggiudicazione degli appalti di lavori, servizi e forniture), relativamente alla promozione della parità di genere.

La modifica consiste nella sostituzione dell'ultimo periodo del comma 7 che riportiamo nelle sue due versioni.

Versione pre modifica

Versione post modifica

Al fine di promuovere la parità di genere, le stazioni appaltanti prevedono nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti, il maggior punteggio da attribuire alle imprese che attestano, anche a mezzo di autocertificazione, il possesso dei requisiti di cui all’articolo 46-bis del codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198. La stazione appaltante verifica l’attendibilità dell’autocertificazione dell’aggiudicataria con qualsiasi adeguato mezzo.

Al fine di promuovere la parità di genere, le stazioni appaltanti prevedono nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti, il maggior punteggio da attribuire alle imprese per l’adozione di politiche tese al raggiungimento della parità di genere comprovata dal possesso della certificazione della parità di genere di cui all’articolo 46 -bis del codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198.



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