Equo compenso, rigenerazione urbana e Superbonus 110%: tutti i nodi irrisolti del Governo

di Redazione tecnica - 29/07/2022

Una lettera aperta a politica e istituzioni per lanciare un appello accorato sulla realizzazione di riforme importanti per il Paese e per i professionisti. Sono dure, ma allo stesso tempo cariche di propositi per il futuro, le parole del Presidente di Fondazione Inarcassa, Franco Fietta, che esprimono tutta la preoccupazione sullo scenario a breve termine in Italia.

Riforme strutturali e cirsi di Governo: la lettera di Fondazione Inarcassa

La lettera, rivolta al futuro Parlamento, inizia ricordando come l’inaspettata campagna elettorale rischia di lasciare ai margini del dibattito pubblico alcune importanti priorità del Paese, e come la crisi di governo abbia lasciato sul tavolo molte questioni aperte.

A cominciare dall’equo compenso, una legge particolarmente attesa dai professionisti e su cui la Fondazione Inarcassa non ha mancato di sollecitare il legislatore con opportune correzioni durante i lavori parlamentari. Il risultato della crisi di Governo è stato quello di riportare il provvedimento al nastro di partenza, nonostante manchi soltanto il via libera definitivo da parte dell’Aula del Senato. “Tutto il lavoro fatto in sede parlamentare, salvo un’immediata calendarizzazione nei lavori di Palazzo Madama, anche con il contributo delle associazioni e organizzazioni che rappresentano gli interessi legittimi dei professionisti dell’area tecnica, e non solo, non produrrà, purtroppo, i risultati sperati”.

Il Presidente sottolinea come a pagarne il prezzo più alto saranno gli associati che confidavano in una legge sull’equo compenso utile a invertire una tendenza che negli ultimi anni si è trasformata in una vera e propria piaga istituzionale. “Ci riferiamo, ad esempio, alla richiesta da parte delle pubbliche amministrazioni di gratuità delle prestazioni professionali, spesso avvallate anche dai giudici amministrativi, come ad esempio con la sentenza n. 7442/2021 del Consiglio di Stato".

Rigenerazione urbana e Superbonus, tutte le questioni irrisolte

Non solo: l’anticipato scioglimento delle Camere ha frenato altri importanti provvedimenti, su cui la Fondazione Inarcassa ha riposto la massima attenzione, come ad esempio il disegno di legge quadro in materia di rigenerazione urbana. E ancora, i correttivi su misure che hanno accompagnato buona parte della presente Legislatura, come il Superbonus 110% e il relativo meccanismo di cessione del credito. Spiega Fitetta: “Se non ci penserà il governo, senza opportune correzioni legislative, ci sarà un effetto boomerang, economicamente devastante, per migliaia di professionisti, imprese e cittadini”.

Grande è il rammarico che traspare nella lettera: “Fondazione Inarcassa ha sempre assicurato il massimo supporto e collaborazione, a Parlamento e Governo, sui temi che impattano sulla vita dei nostri 180.000 ingegneri e architetti liberi professionisti dell’area tecnica. Abbiamo lavorato in sinergia perché alcuni provvedimenti, dopo tanti anni, potessero vedere finalmente la luce ed essere approvati in via definitiva”.

E conclude, ribadendo la disponibilità della Fondazione a collaborare con le forze politiche: “La Fondazione continuerà a confrontarsi con quanti vorranno impegnarsi a rafforzare il sistema di attenzione a sostegno della libera professione. Non possiamo permetterci che si disperda il grande lavoro fatto finora e quindi ci attendiamo risposte concrete dal Parlamento che uscirà dalle urne. Il PNRR resta il tema centrale attorno cui declinare le politiche dei prossimi anni. È la più grande occasione per il Paese di inaugurare una stagione di riforme che i cittadini, i professionisti e le imprese attendono da tempo”.

Infine, lo sguardo al futuro: “La prossima Legislatura sarà decisiva per pianificare e costruire l’Italia di domani. Il contributo e la partecipazione degli architetti e ingegneri liberi professionisti, con la loro Fondazione, non mancheranno in un momento così delicato del nostro Paese”.



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