Fondo "Piccole opere": prorogati i termini per CUP e revoche dei contributi
di Redazione tecnica - 23/05/2025

È stato approvato al Senato il testo della legge di conversione del Decreto Legge 7 aprile 2025, n. 45, recante "Ulteriori disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per l'avvio dell'anno scolastico 2025/2026", c.d. "Decreto PNRR 2025" o "Decreto Scuola".
Tra le novità previste, con il nuovo comma 2-bis dell'art. 3, la proroga dei termini per gli adempimenti informativi e le eventuali revoche dei contributi relativi al "Fondo piccole opere", finanziato ai sensi della Legge n. 160/2019 (Legge di Bilancio 2020). I contributi sono destinati ai Comuni per investimenti infrastrutturali, da realizzare nel periodo 2020-2024.
Fondo Piccole Opere: nuova proroga
Con il differimento dei termini, il legislatore ha voluto evitare un blocco nell’assegnazione e utilizzo dei contributi a causa di ritardi procedurali, spesso determinati da criticità tecniche o amministrative locali. Resta però imprescindibile che i Comuni adempiano ai nuovi termini per non incorrere nella revoca delle risorse.
Si segnala infine che il monitoraggio dei CUP rappresenta uno strumento essenziale per assicurare la trasparenza e la tracciabilità della spesa pubblica, nonché per supportare le attività di controllo e valutazione previste dal MEF e dalla Ragioneria Generale dello Stato.
Vediamo nel dettaglio il nuovo quadro normativo.
Inserimento dei CUP: la nuova scadenza
Il comma 2-bis modifica l’art. 1, comma 31-bis della Legge n. 160/2019 (Legge di Bilancio 2020), stabilendo che i Comuni beneficiari dei contributi per le “piccole opere” dovranno inserire nel sistema di monitoraggio e rendicontazione gli identificativi di progetto (CUP) non più entro il termine originario del 30 novembre 2024, ma entro il 31 luglio 2025.
La disposizione riguarda tutte le annualità comprese tra il 2020 e il 2024, e consente agli enti locali di beneficiare di un differimento temporale utile ad allineare gli obblighi amministrativi a quelli tecnici e procedurali connessi agli interventi finanziati.
Revoche dei contributi: quando scattano
In conseguenza della proroga dei termini per l’adempimento relativo all’inserimento dei CUP, il legislatore ha provveduto anche a posticipare il termine per l’eventuale revoca dei contributi. La modifica interessa il comma 34 dell’art. 1 della medesima legge n. 160/2019, che prevedeva originariamente come termine ultimo il 28 febbraio 2025.
A seguito della modifica, il Ministero dell’Interno potrà procedere alla revoca, in tutto o in parte, dei contributi spettanti ai Comuni inadempienti entro il 31 ottobre 2025.
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