Mercato dei contratti pubblici: calano i lavori, crescono forniture e servizi
di Redazione tecnica - 24/05/2025

Nel 2024, il valore complessivo degli appalti pubblici registrato dalla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP) è stato pari a 271,8 miliardi di euro, con 267.157 procedure di gara pubblicate, con importo a base d’asta di almeno 40mila euro.
Contratti pubblici nel 2024: il report ANAC
Sono questi in sintesi i dati sul mercato dei contratti pubblici nel 2024, inseriti nella relazione annuale dell’ANAC presentata alla Camera dei deputati. Rispetto agli anni precedenti, si registra una contrazione (-4,1% rispetto al 2023; -7,3% rispetto al 2022; +46,4% rispetto al 2020, anno della pandemia), attribuibile principalmente al minor numero di appalti finanziati con fondi PNRR e all’entrata in vigore della digitalizzazione integrale del ciclo di vita dei contratti pubblici, prevista dal nuovo Codice (d.lgs. 36/2023), che ha impattato sulle tempistiche di pubblicazione dei bandi.
La distribuzione settoriale
Guardando ai settori degli affidamenti, quelli ordinari (gas, elettricità, acqua, trasporti, porti e aeroporti, servizi postali, estrazione di gas e combustibili) rappresentano il 91,9% delle procedure e il 78,2% del valore complessivo.
Analizzando i singoli ambiti, emergono le seguenti evidenze:
- appalti di lavori: l'importo complessivo dei contratti è pari a 60,8 miliardi di euro, con una flessione del -38,9% sul 2023 e un ritorno ai valori pre-PNRR (2020-2021);
- appalti di forniture: 116,1 miliardi di euro, con una crescita del +18,9% (record nella serie storica 2020-2024). Particolarmente rilevanti le forniture farmaceutiche, in crescita del +37,2%, con un valore superiore ai 40 miliardi di euro;
- appalti di servizi: 94,9 miliardi di euro, registrando un aumento del +10,1%; tra i servizi più rilevanti quelli di assistenza sociale (+72,8%) e di manutenzione trasporti (+367,7%).
Le modalità di affidamento
Il dato più rilevante riguarda la prevalenza degli affidamenti diretti, che nel 2024 rappresentano il 54,3% delle procedure (in crescita del +9,3%) e il il 6,1% della spesa complessiva.
Se si includono anche le procedure tra 5mila e 40mila0 euro, la percentuale di affidamenti diretti sale al 92%, pur incidendo in modo contenuto sul valore complessivo.
Le procedure aperte e ristrette rimangono preferite in termini di importo, ma registrano trend divergenti:
- procedure ristrette: +35,1% (valore), +40,6% (numero)
- procedure aperte: -15,1% (valore), -9,3% (numero)
Le procedure negoziate senza pubblicazione del bando crescono del +77%, mentre quelle previste previa pubblicazione segnano un calo nel valore, ma un incremento del +154,6% nel numero.
Il ruolo della digitalizzazione dei contratti pubblici
Dal 1° gennaio 2024 ha acquisito piena efficacia la digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici, introdotta dal nuovo Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 36/2023).
Tale riforma ha coinvolto la raccolta dati nella BDNCP, l’integrazione con la Piattaforma dei Contratti Pubblici (PCP), l’interconnessione con le piattaforme di approvvigionamento digitali (PAD).
La novità ha comportato un fisiologico rallentamento iniziale, destinato però a consolidare nel tempo un sistema più trasparente, automatizzato e accessibile.
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