MUD 2023: in Gazzetta Ufficiale il DPCM

di Redazione tecnica - 14/03/2023

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 10 marzo 2023, n. 59 il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 febbraio 2023 recante "Approvazione del Modello Unico di Dichiarazione ambientale per l’anno 2023”, da utilizzare per le dichiarazioni riferite all’anno 2022.

MUD 2023: in Gazzetta Ufficiale il DPCM 3 febbraio 2023

Il nuovo DPCM e gli allegati sostituiscono integralmente il modello allegato al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 dicembre 2021; esso dovrà essere utilizzato per le dichiarazioni da presentare entro il 30 aprile di ogni anno con riferimento all’anno precedente, ai sensi della legge 25 gennaio 1994, n. 70. 

L’accesso alle informazioni contenute nel modello unico di dichiarazione ambientale è disciplinato dal d.Lgs n. 195/2005.

Gli allegati al Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante l’approvazione del Modello Unico di Dichiarazione ambientale per l’anno 2023 sono invece disponibili sul sito del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE).

MUD 2023: gli allegati al DPCM

Completano il Modello i seguenti allegati:

  • Allegato 1 – Istruzioni per la compilazione del Modello unico di dichiarazione ambientale
  • Allegato 2 - Comunicazione Rifiuti Semplificata
  • Allegato 3 - Modelli raccolta dati
  • Allegato 4 - Indicazioni per la presentazione del Modello unico di dichiarazione ambientale (mud) via telematica

Rimangono immutate le informazioni da comunicare, le modalità per la trasmissione, nonché le istruzioni per la compilazione del modello.

Modello Unico Dichiarazione ambientale (MUD) 2023: cos'è

Come previsto dalla legge n. 70/1994, tutti gli obblighi di dichiarazione, di comunicazione, di denuncia, di notificazione, previsti dalle leggi, dai decreti, e dalle relative norme di attuazione in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza pubblica, sono soddisfatti attraverso la presentazione di un Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD), alla Camera di commercio, Industria ed Artigianato e Agricoltura competente sul territorio in cui è insediata l’unità locale cui si riferisce la dichiarazione.

I soggetti che svolgono attività di solo trasporto e gli intermediari senza detenzione devono invece presentare il MUD alla Camera di commercio della provincia nel cui territorio ha sede la Sede legale dell'impresa cui la dichiarazione si riferisce. Deve essere presentato un MUD per ogni unità locale che sia obbligata, dalle norme vigenti, alla presentazione di dichiarazione, di comunicazione, di denuncia, di notificazione.

Modello Unico Dichiarazione ambientale (MUD) 2023: le comunicazioni da presentare in via telematica

II ModeIIo Unico di Dichiarazione ambientaIe è articoIato in Comunicazioni che devono essere presentate dai soggetti tenuti aII’adempimento, comprendenti:

  • Comunicazione Rifiuti;
  • Comunicazione Veicoli fuori uso;
  • Comunicazione Imballaggi, composta dalla Sezione Consorzi e dalla Sezione Gestori Rifiuti di imballaggio;
  • Comunicazione Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche;
  • Comunicazione Rifiuti Urbani, assimilati e raccolti in convenzione;
  • Comunicazione Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche

La spedizione telematica alle Camere di commercio deve essere effettuata tramite il sito MUD Telematico.

Le modalità da seguire per la presentazione del Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD) e i tracciati record utili alla presentazione con modalità informatica sono specificati nell'allegato 4

Il MUD è così articolato:

Scheda Autorizzazioni

Per isolisoggetti autorizzati a svolgere attività di gestione dei rifiuti

Scheda Riciclaggio

Per isolisoggetti che effettuano il riciclaggio finale dei rifiuti urbani e/o dei rifiuti di imballaggio

COMUNICAZIONE RIFIUTI

 

 

Scheda Materiali

 

Sezione Intermediazione

Scheda INT-Intermediazione

Moduli UO e UD

Scheda ROT - Rottamatore

Scheda FRA - Frantumatore

COMUNICAZIONE IMBALLAGGI

 

 

Scheda CONS

Moduli UO-CONS e DR - CONS

Sezione Gestori Rifiuti di imballaggio

Scheda IMB

Moduli RT-IMB, DR-IMB, TE-IMB, MG IMB

Scheda TRA- RAEE Impianti di trattamento

Scheda RTOT-SCF

Scheda R-PROD

Scheda CG

Modulo MDCR

Il dichiarante deve compiIare e presentare, oItre aIIa Sezione Anagrafica, soIo Ie Sezioni, ed aII’interno di queste Ie Schede ed i ModuIi, inerenti Ia propria attività. I soggetti che ricadono neIIe condizioni previste daIIa norma possono adempiere aII'obbIigo di presentazione deI ModeIIo Unico di Dichiarazione AmbientaIe tramite Ia Comunicazione Rifiuti SempIificata. I soggetti obbIigati aIIa presentazione deI MUD se non hanno effettuato, neII'anno di riferimento, aIcuna deIIe attività per Ie quaIi è prevista Ia presentazione non devono presentare un MUD in bianco.

MUD 2023: le codifiche da utilizzare

Ai fini deIIa compiIazione deI MUD è necessario utilizzare  Ie seguenti codifiche e cIassificazioni:

Classificazione dei rifiuti

I rifiuti devono essere identificati utiIizzando Ia codifica europea CER di cui aIIa Decisione deIIa Commissione 2014/955/CE deI 18 dicembre 2014, riportata aII’aIIegato D aIIa parte quarta deI D.Igs. 152/2006 come modificato daI D.Igs. 3 settembre 2020 n.116. Per i rifiuti pericolosi non deve essere riportato iI segno grafico deII’asterisco.

Classificazione ISTAT

Le attività economiche delle imprese devono essere cIassificate utiIizzando Ia cIassificazione deIIe attività economiche ATECO pubbIicata ed aggiornata da ISTAT ed in vigore neII'anno di riferimento deIIa dichiarazione.

Spedizioni transfrontaliere dei rifiuti

I rifiuti esportati devono essere cIassificati in base aI RegoIamento (CE) n. 1013/2006 deI ParIamento europeo e deI ConsigIio deI 14 giugno 2006 reIativo aIIe spedizioni di rifiuti e successive modificazioni.

Comunicazioni Rifiuti: soggetti esonerati dall’obbligo di presentazione del MUD 2023

Sono esonerati dall'obbligo di presentazione:

  • gli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile con un volume di affari annuo non superiore a euro ottomila, le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi, di cui all'articolo 212, comma 8, del D.lgs. 152/2006, nonché per i soli rifiuti non pericolosi, le imprese e gli enti produttori iniziali che non hanno più di dieci dipendenti.
  • le imprese e gli enti produttori di rifiuti non pericolosi di cui all'articolo 184, comma 3, diversi da quelli indicati alle lettere c), d) e g).


© Riproduzione riservata

Documenti Allegati

Decreto