Previsioni economiche, l’appello di ANCE per il settore costruzioni

di Redazione tecnica - 17/10/2022

Durante il Consiglio dei Ministri del 10 ottobre 2022 è stato approvato il Documento programmatico di bilancio per il 2023 che illustra le principali linee di intervento a legislazione vigente e gli effetti sugli indicatori macroeconomici e di finanza pubblica per il prossimo anno.

Documento strategico di bilancio: le tendenze per il 2023

Nel Documento si evidenzia come i risultati conseguiti nel primo semestre in termini di crescita del PIL e dell’occupazione siano stati resi possibili non solo dal dinamismo mostrato dall’industria fino alla primavera, ma anche dalla notevole crescita del valore aggiunto delle costruzioni e dalla ripresa dei settori dell’economia precedentemente penalizzati dalle misure di distanziamento sociale.

Un andamento positivo che ha subito una leggera flessione nell’ultimo trimestre: partendo dai dati Istat per i primi due trimestri dell’anno, le valutazioni interne più aggiornate, spiega il MEF, indicano una variazione leggermente negativa del PIL nel terzo trimestre quale risultato di una contrazione congiunturale del valore aggiunto dell’industria manifatturiera e delle costruzioni, solo parzialmente compensata da un incremento dei servizi. Le previsioni per il quarto trimestre, indicano una lieve contrazione del PIL in termini reali, attribuibile in primis al settore industriale.

Il futuro del settore costruzioni: l'appello di ANCE

Partendo da questi dati, ANCE ha ribadito l’importanza del settore delle costruzioni per l’economia. “Come certifica chiaramente anche il Documento programmatico di bilancio, che il Governo si appresta a varare, a trainare l’economia nei mesi scorsi è stato soprattutto il settore delle costruzioni”, sottolinea la Presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili, Federica Brancaccio.

L’invito è quindi a un intervento rapido: “Occorre”, richiama la Presidente Ance, “intervenire subito per assicurare alle imprese liquidità e un sistema di regole chiaro in grado di far funzionare un settore strategico per la crescita economica e l’occupazione”.

Un appello rinnovato in queste giornate decisive per il futuro del Paese, “per evitare che, a causa della corsa folle dei prezzi delle materie prime, subita dal settore ormai da quasi due anni, e del caro energia si blocchino i cantieri in corso, sia pubblici che privati, con gravi ripercussioni economiche e sociali”.



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