Progettazione impianti elettrici: in revisione la norma CEI 64-8

di Redazione tecnica - 15/12/2023

È attualmente in fase di inchiesta pubblica la revisione della Norma Italiana CEI 64-8, relativa agli Impianti elettrici a tensione nominale non superiore a 1.000 V in corrente alternata e a 1.500 V in corrente continua.

Impianti elettrici: in revisione la norma CEI 64-8

Il progetto consta di 8 diversi fascicoli, consultabili tutti sul sito del Comitato Elettrotecnico Italiano, con la possibilità di inviare le proprie osservazioni tramite i template disponibili sulla stessa pagina. 

Queste le sezioni in cui è suddivisa la norma:

  • Parte 1: Oggetto, scopo e principi fondamentali
  • Parte 2: Definizioni
  • Parte 3: Caratteristiche generali
  • Parte 4: Prescrizioni per la sicurezza
  • Parte 5: Scelta e installazione dei componenti elettrici
  • Parte 6: Verifiche
  • Parte 7: Ambienti e applicazioni particolari
  • Parte 8: Efficienza energetica e impianti di utenti attivi (prosumer)

Scendendo nel dettaglio, la norma contiene le prescrizioni riguardanti il progetto, la messa in opera e la verifica degli impianti elettrici aventi lo scopo di garantire la sicurezza ed un funzionamento adatto all’uso previsto, con riferimento agli impianti nuovi e alle trasformazioni radicali di quelli esistenti.

Impianti a cui si applica la Norma 

La Norma si applica agli impianti elettrici utilizzatori, quali quelli di:

  • a) edifici a destinazione residenziale;
  • b) edifici e strutture destinati ad uso commerciale;
  • c) edifici e strutture destinati a ricevere il pubblico;
  • d) edifici e strutture destinati ad uso industriale;
  • e) edifici e strutture destinati ad uso agricolo e zootecnico;
  • f) caravan (roulotte), campeggi e luoghi simili;
  • g) cantieri, mostre, fiere e altre strutture temporanee;
  • h) darsene;
  • i) illuminazione esterna (in parallelo);
  • l) locali medici;
  • m) unità mobili o trasportabili;
  • n) impianti di illuminazione a bassissima tensione;
  • o) alimentazione dei veicoli elettrici;
  •  p) passaggi di servizio e manutenzione;
  • q) sistemi di riscaldamento a pavimento e parete.

Questi gli impianti interessati:

  • a) circuiti alimentati a tensione nominale non superiore a 1 000 V c.a. e 1 500 V c.c. Per i circuiti in c.a. le frequenze preferenziali che sono prese in considerazione nella presente Norma sono 50 Hz, 60 Hz e 400 Hz, ma non è escluso l’uso di altre frequenze per scopi speciali;
  • b) circuiti, che non siano quelli interni di apparecchiature, funzionanti a tensioni superiori ai limiti di cui in a), ma derivati da impianti a tensione non superiore a 1 000 V c.a. o 1 500 V c.c., come per esempio nel caso di lampade a scarica e di precipitatori elettrostatici;
  • c) qualsiasi conduttura non trattata in modo specifico dalle Norme riguardanti apparecchi utilizzatori;
  • d) tutti gli impianti utilizzatori esterni agli edifici;
  •  e) circuiti di alimentazione degli impianti di telecomunicazione, ai quali si applicano le relative Norme;
  • f) ampliamenti e modifiche di impianti, nonché a parti di impianti esistenti influenzate da ampliamenti o da modifiche;
  • g) sistemi fotovoltaici e altri sistemi di generazione in bassa tensione;
  • h) gruppi generatori di bassa tensione.

L’applicazione della Norma agli impianti per telecomunicazioni è limitata alla prevenzione dei rischi, dovuti alle influenze mutue tra questi impianti e gli altri impianti elettrici, riguardanti la sicurezza nei confronti dei contatti diretti ed indiretti, dell’incendio e degli effetti termici ed un funzionamento soddisfacente (compatibilità). Inoltre, la Norma CEI 64-8 si applica agli impianti di alimentazione e di distribuzione degli impianti elettrici nei laboratori elettrici e nelle sale di prova elettriche. Per quanto riguarda le misure di protezione contro lo shock elettrico relativo alle attività svolte in questi ambienti, è necessario fare riferimento alla Norma CEI EN 50191(CEI 11-64).

Impianti esclusi dalla Norma CEI 64-8

La Norma non si applica a:

  • a) equipaggiamenti per trazione elettrica;
  • b) equipaggiamenti elettrici di autoveicoli;
  • c) equipaggiamenti elettrici a bordo di navi;
  • d) equipaggiamenti elettrici di aeromobili;
  • e) impianti elettrici di illuminazione pubblica situati all’esterno con alimentazione in serie;
  • f) impianti elettrici in miniere;
  • g) apparecchi per la soppressione di radio interferenze, tranne per quanto riguarda la sicurezza dell’impianto;
  • h) recinzioni elettriche;
  • i) protezione degli edifici contro i fulmini.
  • impianti degli equipaggiamenti elettrici ed elettronici delle macchine industriali

I fenomeni atmosferici sono trattati esclusivamente nell’ambito della loro influenza sugli impianti elettrici (per es. con riferimento alla scelta degli SPD).

Infine la norma non si applica neppure:

  • agli impianti per la distribuzione pubblica dell’energia elettrica;
  • agli impianti di produzione e trasmissione di energia per tali impianti;
  • alle parti specifiche degli impianti ausiliari ad esclusivo servizio degli impianti di produzione, trasmissione e distribuzione pubblica dell’energia elettrica.

Non sono da considerare parti specifiche degli impianti ausiliari ad esclusivo servizio degli impianti di produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica gli impianti elettrici negli uffici, mense, abitazioni del personale, nei servizi ausiliari, nelle officine di manutenzione e riparazione ed in luoghi similari, ai quali invece si applica la Norma.

Infine, i componenti elettrici sono trattati solo per quanto riguarda la loro scelta e la loro applicazione nell’impianto stesso: questo criterio si applica anche agli assiemi di componenti elettrici che siano in accordo con le relative



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