Prove e controlli sui materiali: sospese le linee guida sui ponti esistenti

di Redazione tecnica - 16/04/2021

Sospese dal TAR Lazio le Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti.

Sospese le linee guida sui ponti esistenti

A darne notizia è l'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma che aveva proposto appello in difesa delle competenze professionali degli Ingegneri. Appello che ha portato all'ordinanza del TAR Lazio n. 2232/2021 che sospende le "Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti", approvate dall'Assemblea Generale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici il 17 aprile 2020, nella parte in cui si prevede che “… le prove ed i controlli sui materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti di cui alla Circolare 03 dicembre 2019 n. 633/STC e s.m.i., devono essere effettuate e certificate da un laboratorio di cui all'articolo 59 del DPR 380/2001 e s.m.i., dotato di specifica autorizzazione, ove prevista”.

Sospeso anche il DM 28 dicembre 2020

Il TAR Lazio ha anche sospeso il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 17 dicembre 2020, pubblicato sulla pagina istituzionale del Ministero in data 28 dicembre 2020, nella parte in cui dispone l'“Adozione delle linee guida per la gestione del rischio dei ponti esistenti e per la definizione di requisiti ed indicazioni relativi al sistema di monitoraggio dinamico” (Consiglio Superiore del LL.PP- 17 aprile 2020) e ogni atto presupposto, consequenziale o comunque connesso rispetto a quelli impugnati, ancorché non conosciuto.

Il perché della sospensiva

Il TAR Lazio ha accolto il ricorso presentato dall'Ordine degli Ingegneri di Roma basato sulle differenze tra ciò che hanno previsto le linee guida e quanto indicato dalla norma di rango primario, il DPR n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia).

A differenza di quanto sostenuto dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, l'art. 59 del Testo Unico Edilizia non prevede alcuna riserva di competenza esclusiva in favore dei laboratori per le prove non distruttive sulle costruzioni esistenti. Viene solo contemplata la mera possibilità che i suddetti laboratori siano autorizzati, ove in possesso dei requisiti di legge, ad effettuare le prove non distruttive in situ su strutture esistenti. Quindi, sono da considerarsi “in aggiunta” ai soggetti già legittimati a svolgere tali accertamenti e non già in loro “sostituzione”. La trattazione del merito è fissata nell’udienza pubblica del 15 dicembre 2021.

il commento dell'Ordine degli Ingegneri di Roma

L'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma - ha affermato la Presidente Carla Cappiello - ha sempre lavorato in difesa delle competenze degli ingegneri e questo è un grande successo, soprattuto in un momento storico difficile come quello che stiamo vivendo, dove si assiste quotidianamente a una depapeurazione del nostro lavoro”.



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