Linee guida Piani urbanistici comunali Regione siciliana

di Redazione tecnica - 09/08/2021

Sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana è stato pubblicato il decreto 7 luglio 2021 dell’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana recante “Approvazione delle Linee guida per la redazione del Piano urbanistico generale comunale, di cui all’art. 25, comma 7, della legge regionale 13 agosto 2020, n. 19".

Ritardo nella pubblicazione delle linee guida

In verità le linee guida arrivano con un mostruoso ritardo di quasi un anno in quanto nel comma 7 dell’articolo 25 della legge regionale 13 agosto 2020, n. 19 era precisato che “L’Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente emana entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, le linee guida per la redazione del PUG ……”

Articolazone delle linee guida

Le Linee guida si articolano in cinque parti.

La prima parte contiene alcune brevi riflessioni sul ruolo che la partecipazione deve avere nel processo di costruzione del piano urbanistico comunale e sulle criticità che possono determinarsi e vengono forniti suggerimenti di carattere operativo.

La seconda parte affronta una delle disposizioni più innovative tra le tante contenute nella nuova legge, riguardante il Documento Preliminare del PUG e in particolare la sua duplice natura di abbozzo progettuale ma anche di strumento immediatamente operativo in determinati, sia pur circoscritti, ambiti territoriali. Vengono esaminate le criticità, riguardanti in particolare la correlata procedura di Valutazione Ambienta le Strategica, e vengono fornite indicazioni operative.

La terza parte, entrando nel merito dei contenuti del PUG, fornisce indirizzi e criteri per la elaborazione del progetto del PUG. Viene esaminata in particolare la indicazione normativa che prescrive la suddivisione del territorio comunale in zone territoriali omogenee traguardandola alla luce della trasformabi lità dei suoli e, più in genera le della sostenibilità ambienta le delle scelte urbanistiche.

La descrizione delle zone territoriali è per tanto preceduta dalla specificazione dei criteri che i Comuni devono seguire nella identificazione dei livelli di trasformabi lità dei suoli, prescrivendo che tale identificazione debba essere fatta attraverso la redazione di una specifica carta della trasformabilità delterritor io comunale.

Segue la descrizione delle diverse zone territoriali a partire dai criteri che devono essere seguiti per la perimetrazione di ciascuna di essa. Infine sono stabiliti criteri progettuali che precisano, per ciascuna zona, limiti e parametri che devono regolare l'attività urbanistica ed edilizia. Quest'ultima parte integra e completa le disposizioni contenute nel D.I. 2 Aprile 1968, che continuano a trovare applicazione nel territorio della Regione siciliana, con le modifiche ed integrazioni introdotte in ultimo con la L.R. 16/2016 e s.m.i.

La parte quarta tratta degli elaborati del PUG, precisando, come richiesto dal legislatore, contenuti e criteri di redazione di ciascuno di essi.

Infine, l'ultima parte è dedicata ad una questione, specificatamente posta dal legislatore nel comma 22 dell'art. 26, che si riferisce alla identificazione degli ambiti minimi ai quali riferire la attività di aggiornamento dei PUG e dei piani esistenti.

Fase transitoria

Ricordiamo, per ultimo, che il legislatore, pur stabilendo uno stretto rapporto di interdipendenza tra le diverse scale della pianificazione ed in particolare tra il PTR di competenza regionale ed il PUG, ha tuttavia esplicitamente previsto, con l'art. 26, comma 7, della legge, una sorta di fase transitoria nella quale è assegnato ai Comuni il compito di avviare l'iter di formazione del piano, ancor prima che vengano definiti gli strumenti di pianificazione sovraordinati, affidando ad una conferenza di pianificazione il compito di "riscontrare la coerenza delle indicazioni del documento preliminare con i quadri egli obiettivi generali edi area vasta".



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Documenti Allegati

Decreto 07/07/2021