Riforma Codice dei contratti: sottovalutata la centralità del progetto

di Redazione tecnica - 31/01/2023

La qualità della progettazione, l’accesso alle procedure garantito anche ai professionisti più giovani o più piccoli, le perplessità sull’appalto integrato.

Nuovo Codice dei Contratti Pubblici: l'audizione del CNAPPC

Sono tanti e pregnanti i temi affrontati dal Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), Francesco Miceli, nel corso dell’audizione presso la Commissione Ambiente della Camera nell’ambito dell’analisi dello schema di D.Lgs. di riforma del Codice dei Contratti Pubblici, durante la quale è stato fatto un appello alla valorizzazione del concorso di progettazione quale procedura fondamentale per garantire l’alta qualità, “facendo proprie le necessità funzionali, sociali e formali di ogni opera pubblica e garantendone l’armonico inserimento nell'ambiente e nei territori”.

Il riferimento è alla semplificazione e allo snellimento della procedura attraverso la riorganizzazione dell’art. 46 sui Concorsi di progettazione e all’adozione del Concorso, non solo per le opere incluse nei Settori Ordinari, ma anche per quelle incluse nei Settori Speciali.

Il concorso oltretutto, spiega Miceli, rappresenta una possibilità anche per i giovani professionisti per partecipare ad una selezione meritocratica sui progetti e l’affidamento dell’incarico al vincitore. Senza dimenticare che il nuovo Codice, nella sua attuale impostazione, rivela delle problematiche in relazione al ricorso al sub appalto nella progettazione e all’introduzione dei requisiti tecnici ed economici a monte delle procedure di selezione del contraente, che di fatto impedisce la partecipazione dei giovani professionisti.

Attività di progettazione: critiche su compensi professionali e appalto integrato

Critico anche il parere sui compensi ai professionisti, sottolineando “la mancanza di riferimenti alle modalità di calcolo dei corrispettivi relativi alla progettazione; la conservazione, seppur in forma diversa, della possibilità di accettare prestazioni gratuite”.

Miceli considera quindi, “un significativo passo indietro rispetto a quanto contenuto nel d. Lgs 50/2016: l’introduzione dell’appalto integrato in maniera estensiva - ha concluso il presidente del CNAPPC-  costituisce una chiara sottovalutazione della centralità e delle qualità del progetto”.

Il commento del CNAPPC allo Schema di d.Lgs. non termina qui: è prevista infatti nella giornata di oggi una nuova audizione dello stesso Presidente Miceli e della Vicepresidente, Tiziana Campus, responsabile del Dipartimento Lavori Pubblici, questa volta presso la Commissione Ambiente del Senato.



© Riproduzione riservata