Servizi in-house: una Fondazione non può ottenere l'affidamento da una PA

di Redazione tecnica - 07/07/2022

Una Fondazione non può essere considerata come organismo in-house di un Comune: a confermarlo è ANAC, chiudendo un lungo contenzioso relativo alla gestione dei musei e della pinacoteca di un capoluogo sardo.

Fondazione è organismo in-house? Il Parere di ANAC

Nel caso in esame, ANAC ha contestato le affermazioni del Comune per cui l’affidamento alla Fondazione riguarda un servizio di interesse generale privo di rilevanza economica, e quindi non sottoposto al Codice dei contratti e alla libera concorrenza. Come spiega l'Autorità, dato che i soggetti fondatori e cofondatori della Fondazione sono di natura privata, essa non può configurarsi come un semplice “braccio operativo” del Comune; per altro, nemmeno il fatto che la Regione eroghi un contributo all’Amministrazione per l’affidamento dei servizi non configura di l’esistenza di un organismo in-house. 

Di conseguenza, serve una gara pubblica per l’affidamento della gestione dei servizi. Diversamente, se il Comune intende avvalersi della Fondazione come organismo in-house, deve al più presto predisporre la modifica dello Statuto e produrre la documentazione necessaria.

Le strade proposte sono quindi queste:

  • in caso di modifica allo Statuto, facendo propri tutti i rilievi di Anac, l’Autorità potrà considerare l’iscrizione della Fondazione all’elenco degli organismi in-house;
  • in caso di contrario il Comune dovrà revocare l’affidamento del servizio alla Fondazione.

Organismi in-house: il Vademecum ANAC

Con l’obiettivo di identificare i requisiti tipici delle cd. “società in house”, ANAC e il Consiglio Nazionale del Notariato hanno redatto un Vademecum per coadiuvare i notai nella predisposizione degli statuti o di altri atti che disciplinano le società in house.

Il vademecum è articolato in tre diverse sezioni:

  • Contesto normativo
  • Iscrizione elenco società in house
  • Indicazioni operative

Tra le indicazioni operative, si ravvisano:

  • indicazioni sulle attività di supporto svolte per la revisione degli statuti delle società in house, al fine di renderli coerenti con il quadro normativo e giurisprudenziale attuale;
  • ragguagli circa la stretta funzionalità ed indispensabilità della società per le finalità istituzionali dei soci, secondo quanto previsto dall’art. 4, comma 2, del d.lgs. n. 175/2016;
  • informazioni sulla composizione societaria;
  • evidenze in merito alle modalità di esercizio del controllo analogo e del controllo analogo congiunto, comprendenti tra le altre il controllo sugli statuti, sul piano industriale, di sviluppo, di investimenti, sul piano occupazionale, sul budget economico e finanziario, il controllo sulla gestione e sui risultati intermedi e l’esercizio di poteri ispettivi.


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Vademecum