Sicurezza cantieri e patente a punti: prevedere SOA semplificata

di Redazione tecnica - 25/03/2024

Subappalto, attestazioni SOA, patente a crediti. Sono a tutto campo le riflessioni operate da FINCO sul Decreto Legge del 2 marzo 2024, n. 19, nel quale sono state introdotte importanti novità sulla sicurezza sul lavoro, una su tutte la discussa “patente a crediti” destinata a imprese e lavoratori autonomi operanti nei cantieri.

Sicurezza cantieri: FINCO interviene sulla patente a crediti

A parlare di sicurezza in cantiere è stata la presidente della Federazione, Carla Tomasi, evidenziando come il tema meriti “una riflessione a tutto tondo” a cominciare dal subappalto. Secondo Tomasi, la patente a crediti rappresenta solo un appesantimento burocratico, quando poi permane nel nuovo Codice dei Contratti la completa subappaltabilità dell'opera per le attività non prevalenti, oltre che la possibilità che l'appaltatore possa qualificarsi con i lavori subappaltati ad eseguire lavori pubblici senza averne le capacità conseguendo le relative attestazioni SOA. Altra nota dolente i ribassi tra appaltatore e subappaltatore che, con il nuovo Codice, sono assolutamente liberi. Di fatto, consentire il subappalto della maggior parte dell’appalto, imponendo il massimo ribasso al subappaltatore, porterà il massimo profitto all’appaltatore e la mera sopravvivenza ai subappaltatori, con buona pace della sicurezza e della qualità dell’opera, in una realtà che vede le stazioni appaltanti e le direzioni dei lavori in affanno e in perenne ritardo amministrativo.

Per altro, per Finco la scelta o meno della subappaltabilità non può essere lasciata completamente alle Stazioni appaltanti, che continuano ad essere troppe e quindi non sempre con adeguate conoscenze tecniche, nonostante le apprezzabili linee guida di ANAC.

Le modifiche alla patente a punti

Entrando nel merito delle previsioni del D.L. n. 19/2024 sulla patente a punti, FINCO ritiene sia necessario escludere dalle disposizioni sulla patente per le aziende e i lavoratori autonomi i soggetti che operano nei cantieri mobili o temporanei solo per fornitura di materiale, o prestazioni intellettuali, oltre che le aziende in possesso della certificazione UNI EN ISO 45001:2023 “Sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro” o aventi Modelli di organizzazione e di gestione di cui all’art. 30 del D.Lgs. 81/08 s.m.i., considerati strumenti direttamente riconducibili a buone pratiche in termini di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Riflessione a parte merita l’esenzione per le imprese che abbiano l’attestazione SOA. Se da un lato ciò può comportare problemi per alcune fasce di aziende, dall’altro è pur necessario, spiega la presidente Tomasi, individuare strumenti adatti allo scopo: "in una normativa già ampiamente discrezionale, è auspicabile la maggior presenza possibile di criteri di verifica automatici e di automatismi. È necessario quindi incentivare l'ottenimento della certificazione SOA, attraverso ad esempio una attestazione semplificata fino a lavori di importo inferiore ad una determinata soglia, con un costo minore a quello ordinario fissato normativamente, può essere una strada". In ipotesi di SOA semplificata a tariffa ridotta, le verifiche degli Organismi di Attestazione potrebbero interessare solo alcuni requisiti, per lo più di carattere generale e ricomprendenti anche requisiti/indicatori afferenti tematiche connesse alla sicurezza.

Sempre in relazione al Decreto, FINCO propone di ritornare alla prima stesura dell'art. 27, comma 1 del d.Lgs. n. 81/2008, che considera il numero di dipendenti e il possesso di macchinari di cantiere propri come criteri di qualificazione, oltre che avere certezze sulle tempistiche e le modalità di decurtazione punti e sospensione della patente, in particolare circa alla definizione dei criteri e delle procedure. Andrebbe anche rivista la graduazione delle sanzioni ed eliminare quelli che la Federazione definisce come “fuorvianti riferimenti ai contratti ‘comparativamente più rappresentativi’: il contratto deve essere quello che rispecchia la lavorazione da svolgere nel rispetto della libertà dell’impresa".

Infine, altri aspetti che FINCO ritiene critici sono:

  • la sospensione cautelativa, che può essere disposta dall’Ispettorato del Lavoro, della patente in caso di infortuni gravi prima dell'accertamento definitivo della responsabilità datoriale, viste le rilevanti conseguenze economiche per le imprese;
  • la non proporzionalità dell'iter di recupero dei crediti persi rispetto al meccanismo di decurtazione. Sarebbe, in questo ambito, opportuno prevedere un coefficiente diverso per la decurtazione dei crediti, soprattutto in caso di infortuni, tenendo conto delle dimensioni aziendali e della storicità della stessa.
  • la mancanza di accenno nel Decreto in merito alle comunicazioni tra INL e le ASL/ATS riguardo alle contestazioni delle violazioni che implicano la decurtazione dei crediti. "

"Sotto questo profilo - conclude Tomasi - occorre assolutamente che venga rispettata la razionalizzazione e concentrazione dei controlli previsti dalla normativa, onde evitare che l’azienda subisca ispezioni a più ripresa da soggetti diversi (INAIL, INPS, ASL, Carabinieri, Ispettorato Lavoro, etc.) auspicando, tra qualche tempo, a un confronto sui risultati ottenuti dalla normativa".



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