Superbonus 110%, l'attestazione SOA basterà a garantire la qualità dei lavori?

di Redazione tecnica - 09/09/2022

Il D.L. n. 21/2022, convertito con legge n. 51/2022, ha introdotto l’obbligo dal 1° luglio 2023 del rilascio dell’attestazione SOA per lavori di importo superiore a 516mila euro per potere accedere alle detrazioni previste per il Superbonus 110%. Una garanzia in più per il committente sulla serietà e l'affidabilità di chi dovrà eseguire i lavori.

Superbonus 110%, in arrivo l'obbligo di attestazione SOA

Secondo quanto previsto dall'art. 10-bis della Legge n. 51/2022 e ai sensi dell'art. 84 del Codice dei Contratti pubblici, è prevista l'introduzione dell'obbligo di qualificazione per le imprese, che avverrà in due step:

  • dal 1° gennaio al 30 giugno 2023: periodo transitorio;
  • dal 1° luglio 2023 obbligo definitivo

Durante il periodo transitorio, per gli interventi superiori ai 516mila euro che rientrano tra quelli previsti per il Superbonus 110% e per gli altri bonus edilizi, le imprese devono accedere un nuovo sistema di qualificazione. In particolare, l’esecuzione dei lavori va affidata:

  • a imprese in possesso, al momento della sottoscrizione del contratto di appalto, della qualificazione ai sensi dell’art. 84 del D.Lgs. n. 50/2016;
  • a imprese che al momento della sottoscrizione del contratto di appalto documentano di avere sottoscritto un contratto finalizzato al rilascio dell’attestazione di qualificazione con uno degli organismi previsti dallo stesso art. 84 del Codice degli Appalti.

Questa deroga è destinata a sparire dall’1 luglio 2023, data a partire da cui i lavori Superbonus 110% possono essere affidati esclusivamente a imprese in possesso dell’attestazione SOA.

Attestazione come garanzia di qualità di imprese. E i materiali? Il parere di Cortexa

Oltre ad essere uno strumento finalizzato a garantire i committenti nella scelta delle imprese a cui affidare i lavori Superbonus, l'Attestazione SOA potrebbe rappresentare anche un'ulteriore conferma di qualità dei prodotti e dei materiali utilizzati?

Sul tema abbiamo chiesto il parere di Cortexa, il Consorzio italiano per il Sistema a Cappotto. Innegabile infatti il ruolo di primo piano svolto dal cappotto termico tra gli interventi Superbonus 110%la cui installazione rientra fra gli interventi trainanti per l'accesso alle detrazioni.

"Come Cortexa siamo a favore di tutte le misure volte a garantire la qualità, durabilità ed efficacia degli interventi di efficientamento energetico, per cui siamo a favore anche dell'attestazione SOA come criterio di accesso agli incentivi fiscali, e auspichiamo che questo porti le imprese ad utilizzare solo sistemi ETICS certificati" - ha precisato l'ing. Federico Tedeschi, Coordinatore Commissione Tecnica di Cortexa

"Tuttavia - continua - l'attestazione SOA non è sufficiente per garantire le competenze tecniche specifiche degli applicatori di Sistemi a Cappotto. In questo ambito riteniamo indispensabile rendere obbligatoria anche la certificazione delle competenze degli installatori secondo la norma UNI11716.  Per quanto riguarda l'utilizzo di Sistemi a Cappotto di qualità, quindi forniti come kit da un unico produttore, dotati di certificato ETA e marcatura CE, l'obbligatorietà della SOA potrebbe rappresentare un primo "incentivo" alla loro adozione in scala più grande. Per raggiungere pienamente questo obiettivo è però necessario che anche l'Italia, come altri paesi in Europa, renda obbligatorio l'impiego di kit certificati. L'ultimo "ingrediente" necessario per garantire la qualità dell'intervento con Sistema a Cappotto è la progettazione da parte di professionisti qualificati, che conoscano e sappiano applicare la norma UNI / TR11715".

Un'attestazione SOA non basta quindi a garantire l'affidabilità di prodotti e installazione: se essa dà garanzie sulla serietà dell'impresa, dall'altra va affiancata dall'utilizzo di kit certificati e dal ricorso a professionisti certificati e competenti.



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