Superbonus 110%: chiesta una nuova proroga

di Redazione tecnica - 14/06/2023

La normativa relativa alla fruizione del Superbonus 110% è cambiata più volte nel tempo, e conoscere le scadenze esatte per ciascuna tipologia di edificio interessato dagli interventi previsti dal Decreto Rilancio diventa una sorta di quiz in pieno stile trivial.

Superbonus 110% e IACP: chiesta proroga dei termini

Questa volta la domanda posta ai concorrenti riguarda gli IACP, con una modifica in tempi brevi, contenuta in alcuni emendamenti al D.L. n. 51/2023, attualmente in fase di conversione.

Stiamo parlando dell’A.C. 1151 “Conversione in legge del decreto-legge 10 maggio 2023, n. 51, recante disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici, di termini legislativi e di iniziative di solidarietà sociale”, assegnato alle Commissioni riunite Affari Costituzionali e V Bilancio e TesoroTra gli emendamenti presentati all’art. 4, si segnalano infatti:

  • l’emendamento 4.30 che propone l’inserimento del seguente comma 3-bis “All'ultimo periodo del comma 8-bis dell'articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, le parole: «per i quali alla data del 30 giugno 2023 siano stati effettuati lavori per almeno il 60 per cento dell'intervento complessivo, la detrazione del 110 per cento spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023» sono sostituite dalle seguenti: «la detrazione del 110 per cento spetta per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024».
  • l’emendamento 4.33 che propone ugualmente l’inserimento del comma 3-bis “All'articolo 119, comma 8-bis, ultimo periodo, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, le parole: «30 giugno 2023» sono sostituite dalle seguenti: «30 giugno 2024» e le parole «31 dicembre 2023» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2025».

IACP e Superbonus: le attuali disposizioni

Il riferimento è a quella parte dell’art. 119 del D.L. n. 34/2020, nella quale è previsto che “per gli interventi effettuati dai soggetti di cui al comma 9, lettera c), compresi quelli effettuati dalle persone fisiche sulle singole unità immobiliari all'interno dello stesso edificio, e dalle cooperative di cui al comma 9, lettera d), per i quali alla data del 30 giugno 2023 siano stati effettuati lavori per almeno il 60 per cento dell'intervento complessivo, la detrazione del 110 per cento spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023”.

Attualmente quindi i lavori che si stanno effettuando utilizzando il Superbonus 110% nelle case IACP e negli edifici di proprietà di cooperative di abitazione a proprietà indivisa, dovranno aver raggiunto un SAL pari ad almeno il 60% del totale dei lavori al 30 giugno 2023: solo così si potrà utilizzare la massima aliquota di agevolazione fino alla fine dell’anno Se invece non si raggiungerà il 60%, per la seconda parte del 2023 si dovranno utilizzare le aliquote ordinarie.

Le proposte di proroga per gli IACP

Il decalage dell’agevolazione dopo il 30 giugno 2023 era stato già previsto da tempo, probabilmente ipotizzando a lavori che sarebbero andati avanti senza troppi intoppi, ma di fatto così non è stato: secondo quanto segnalato da Federcasa, l’associazione che rappresenta gli enti pubblici di promozione e gestione dell’edilizia residenziale pubblica, a gennaio 2023 erano 1.344 i cantieri appaltati ma non ancora avviati, ed è proprio su questi, che tramite gli emendamenti presentati, si chiede una proroga della scadenza secondo queste ipotesi:

  1. SAL al 60% sempre entro il 30 giugno 2023, ma con aliquota al 110% non fino al 31 dicembre 2023, bensì fino al 31 dicembre 2024;
  2. SAL al 60% entro il 30 giugno 2024, con ultimazione dei lavori con aliquota al 110% entro il 31 dicembre 2025.


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