Superbonus, frodi e cessioni del credito: le proposte del Tavolo delle libere professioni

di Redazione tecnica - 19/02/2022

La legge di Bilancio 2022 ha confermato l’obbligo di asseverazione delle spese da parte dei professionisti introdotto con il D.L. n. 157/2021 (Decreto Antifrode), così come l’entrata a pieno regime dell’art. 28 del D.L. n. 4/2022 (Decreto Sostegni-Ter) e ha di fatto ridotto, al momento, la cedibilità dei crediti a un’unica possibilità. Si tratta di questioni su cui gli addetti ai lavori continuano a dibattere, cercando un confronto continuo e costante con le forze di governo, alla ricerca di soluzioni che possano essere sostenibili per tutte le parti.

Superbonus, cessioni del credito e meccanisimi antifrode: la proposta del Tavolo delle libere professioni

È in questo senso che va letta la dichiarazione del Tavolo delle libere professioni: architetti e ingegneri si dichiarano “pronti alla massima collaborazione” con il governo e le forze politiche nella lotta al sistema fraudolento di cessione del credito, attivando azioni che siano “condivise e comuni al fine di raggiungere obiettivi concreti e certezze professionali”.

La sollecitazione emerge unanime dal Tavolo dove siedono i rappresentanti di Inarcassa, insieme alla sua Fondazione, del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), del Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), dell’AIDIA (Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti), delle associazioni di categoria ALA Assoarchitetti (Associazione degli architetti e degli ingegneri liberi professionisti italiani), Federarchitetti (Associazione nazionale degli architetti e ingegneri liberi professionisti), Federazione Nazionale ASSO INGEGNERI ARCHITETTI e INARSIND (Associazione nazionale d’intesa sindacale ingegneri e architetti liberi professionisti italiani) e che giunge dopo un ampio confronto sulle conseguenze che la nuova stretta sulla cessione del credito maturato per gli interventi realizzati nell’ambito del superbonus, produrrebbe all’intera filiera edilizia.

Bloccare le frodi ma non bloccare i cantieri: il Tavolo delle professioni invita quindi alla creazione di un gruppo di lavoro con il governo che possa trovare le soluzioni migliori a favore della collettività, applicando i correttivi necessari in modo organico e strutturale.

Come ribadito in un comunicato, “solo attraverso un percorso sinergico, di reciproco sostegno, si potranno declinare, infatti, interessi comuni e dare al tempo stesso, impulso alla semplificazione delle normative ed alla promozione delle due categorie, per segnare una ripresa economica concreta e duratura”.



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