Superbonus: tra blocco dei crediti e della cessione, le proposte per il futuro

di Redazione tecnica - 24/02/2023

"Il nostro impegno per lo sblocco dei crediti incagliati, anche se non abbiamo causato noi il problema, è massimo, come abbiamo dimostrato. Alcune modifiche le abbiamo già portate a casa, fra cui l'eliminazione dalla responsabilità solidale e il tavolo di confronto con categorie economiche e professionali".

Superbonus: il futuro di una misura bloccata

Queste le ultime dichiarazioni dell’on. Erica Mazzetti, nel corso di una conferenza stampa a cui è intervenuto anche il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri, Maurizio Savoncelli.

Sul Superbonus si stanno intrecciando infatti problemi vecchi e nuovi: al blocco dei crediti incagliati, si è aggiunto il blocco totale delle opzioni previste dall'art. 121 del Decreto Rilancio, che danno solo l'opportunità di utilizzare le detrazioni dirette per le spese sostenute per interventi edilizi.

Con tutte le conseguenze del caso, come un mercato paralizzato e una levata di scudi generale sull'iniquità di una misura che punisce imprese e committenti senza una sufficiente capacità economica o un'adeguata capienza fiscale. Senza dimenticare l'imminente approvazione della Direttiva EPBD che rende gli interventi di riqualificazione energetica più necessari che mai, per raggiungere gli obiettivi posti dalla UE per il patrimonio edilizio.

Il futuro del Superbonus: le proposte 

L’evento è stato anche l’occasione per ricordare che lunedì verrà discussa una mozione proprio per lo sblocco del pregresso. La stessa mozione, ha spiegato Mazzetti, contiene anche proposte per il futuro, come quella della realizzazione di incentivi strutturali basati sul principio della progressività, oppure con cessione del credito proporzionale all'efficienza sismica ed energetica almeno per raggiungere la classe energetica D. Fermo restando che un altro degli obiettivi dichiarati nel corso della conferenza prevede la presentazione di una proposta di legge che stabilizzi il settore per i prossimi 15 anni.

Conclude Mazzetti che il Superbonus ha mostrato i suoi limiti ed è sicuramente una misura da modificare, ma "l'efficientamento è una strada da percorrere, in tempi consoni e normali per un paese come il nostro a proprietà immobiliare diffusa. Occorre però un periodo transitorio per una fuoriuscita non traumatica dal 110 per cento".

Dello stesso avviso Savoncelli, che ha apprezzato le proposte per lo sblocco chiedendo di "non fare ulteriori interventi" ma anche di andare verso l'efficientamento "con criteri premiali". Il Presidente ha anche colto l’occasione per rimarcare i benefici economici apportati dal Superbonus dopo dieci anni di crisi, sostenendo anche "il lavoro specialistico dei professionisti" e sul piano "ambientale ed energetico, come emerge dallo studio di Nomisma".

 



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