Verifica congruità settore edile: cos’è, a chi è rivolto e come

di Redazione tecnica - 05/07/2021

Combattere il fenomeno del lavoro nero in edilizia e a far sì che i lavoratori nei cantieri siano effettivamente in numero proporzionato all'incarico affidato all'impresa.

Durc di congruità edile

È l’obiettivo del Decreto firmato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, che al momento è alla Corte dei Conti per le consuete verifiche, ma si prevede entrerà in vigore  partire dall’1 novembre 2021.

Il nuovo Decreto definisce il sistema di verifica della congruità dell'incidenza della manodopera impiegata nella realizzazione di lavori edili e completa l'iter previsto dall'Accordo collettivo del 10 settembre 2020 sottoscritto dalle organizzazioni più rappresentative per il settore edile.

La verifica della congruità - si legge nel comunicato diffuso dal Ministero - si riferisce all'incidenza della manodopera relativa allo specifico intervento realizzato nel settore edile, sia nell'ambito dei lavori pubblici che di quelli privati eseguiti da parte di imprese affidatarie, in appalto o subappalto, ovvero da lavoratori autonomi coinvolti a qualsiasi titolo nella loro esecuzione".

Verifica di congruità nel settore edile: cos’è

Il Decreto definisce un sistema di verifica della congruità dell’incidenza della manodopera impiegata nella realizzazione di lavori edili eseguiti da imprese affidatarie, in appalto o subappalto, ovvero da lavoratori autonomi coinvolti nella loro esecuzione.

Tiene conto di quanto definito dalle Parti sociali più rappresentative per il settore edile con l’Accordo collettivo del 10 settembre 2020.

La verifica della congruità si applica:

  • nell’ambito dei lavori pubblici;
  • nell’ambito dei lavori privati il cui valore sia pari o superiore a 70.000 euro

Verifica di congruità nel settore edile: a chi è rivolto

Il Decreto si applica:

  • al settore edile, nel quale rientrano tutte le attività, comprese quelle affini, direttamente e funzionalmente connesse all’attività resa dall’impresa affidataria dei lavori per le quali trova applicazione la contrattazione collettiva dell’edilizia stipulata dalle organizzazioni di rappresentanza comparativamente più rappresentative sul piano nazionale;
  • restano, invece, esclusi i lavori affidati per la ricostruzione delle aree territoriali colpite dagli eventi sismici del 2016 e già oggetto di specifiche ordinanze del Commissario straordinario del Governo.

Verifica di congruità nel settore edile: come avviene

La verifica è eseguita in relazione agli indici minimi di congruità riferiti alle singole categorie di lavori, riportati nella Tabella allegata all’Accordo collettivo del 10 settembre 2020.

Verifica di congruità nel settore edile: chi la rilascia

L’attestazione di congruità è rilasciata, entro 10 giorni dalla richiesta, dalla Cassa Edile/Edilcassa territorialmente competente, su istanza dell’impresa affidataria o del soggetto da essa delegato oppure del committente.

Verifica di congruità nel settore edile: cosa accade se non viene riscontrata

È previsto un meccanismo di regolarizzazione: la Cassa Edile/ Edilcassa invita l’impresa a regolarizzare la propria posizione entro il termine di 15 giorni, attraverso il versamento in Cassa Edile/Edilcassa dell’importo corrispondente alla differenza di costo del lavoro necessaria per raggiungere la percentuale stabilita per la congruità.

In mancanza di regolarizzazione, l’esito negativo della verifica di congruità riferita alla singola opera, pubblica o privata, incide, dalla data di emissione, sulle successive verifiche di regolarità contributiva finalizzate al rilascio del DURC online per l’impresa affidataria.

Verifica di congruità nel settore edile: da quando si applica

Il Decreto si applica ai lavori edili per i quali verrà presentata la denuncia di inizio lavori alla Cassa Edile/Edilcassa territorialmente competente a partire dal 1° novembre 2021.



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