Il BIM entra nella deontologia professionale degli architetti

Etica, responsabilità e innovazione digitale nel nuovo scenario della professione

di Marco Montalbano - 14/10/2025

Il BIM entra nella deontologia professionale degli architetti

Il Building Information Modelling (BIM) non è menzionato esplicitamente nel codice deontologico attuale degli architetti italiani, che si concentra su principi etici, standard professionali e rapporti di lavoro più generali, come quello dell'Articolo 21 relativo alla regolamentazione scritta dei rapporti con i collaboratori.

Tuttavia, il BIM è un requisito normativo nei contratti pubblici introdotto dal 2025 per interventi superiori a 2 milioni di euro, richiedendo l'adozione di pratiche di gestione informativa attraverso anche sistemi di qualità (ISO 9001 e ISO 21500) e maturità digitale.

In generale, Il codice si focalizza su doveri etici e professionali, come l'autonomia di giudizio, la responsabilità intellettuale, l'integrità e la tutela dell'interesse pubblico.

Il nuovo codice deontologico

Il nuovo codice deontologico è entrato in vigore il 2 dicembre 2024, introducendo norme sulla regolamentazione scritta dei rapporti economici e professionali tra architetti e collaboratori, definendoli come obblighi fondamentali.

Il codice, come detto, non menziona direttamente il BIM, ma la normativa sull'uso del BIM nei contratti pubblici è un punto chiave che influenzerà l'applicazione delle norme deontologiche e la necessità di aggiornamento professionale, garantendo che l'architetto sia al passo con le nuove tecnologie.

Serve considerare che l’obbligo nei contratti pubblici di utilizzo di una nuova metodologia in digitale a partire dal 2025, impone grandi cambiamenti nella progettazione e nella gestione degli appalti pubblici di importo rilevante, definendo dei requisiti per le nuove procedure. Le norme impongono l'adeguata formazione, la protezione dei dati sensibili e la trasparenza nei rapporti professionali.

L’impatto del BIM sulla professione dell’architetto

In sintesi, si può schematizzare nei seguenti punti, come cambia l’approccio nella professione dell’architetto sia deontologico che operativo.

  • Ruoli e competenze: L'adozione del BIM porta alla nascita di nuove figure professionali come il BIM Manager, il BIM Coordinator, il Bim Specialist, che richiedono competenze tecniche specifiche e spesso certificazioni secondo la norma uni 11337-7.
  • Aggiornamento professionale: oggi quindi, è necessario acquisire competenze specifiche sul BIM e mantenere un aggiornamento continuo, anche attraverso corsi specifici, per gestire correttamente i modelli informativi, che richiedono un cambio professionale ed intellettuale non indifferente.
  • Evoluzione del processo: Il BIM non si limita più alla semplice modellazione (il BIM è un metodo e non un software), ma si trasforma in una gestione avanzata dei dati (Data Management), richiedendo competenze specifiche in intelligenza artificiale e interoperabilità.
  • Responsabilità professionale: l'architetto è responsabile per la correttezza dei dati e delle informazioni contenute nel modello BIM, in quanto si assume l'onere intellettuale e tecnico della prestazione.
  • Obbligo di legge: il professionista deve attenersi al rispetto della normativa vigente, che richiede l'uso del BIM per determinati appalti pubblici, e agire nel rispetto della legge.
  • Trasparenza e lealtà: il professionista deve agire con trasparenza, evitando la concorrenza sleale e le interferenze tra interessi economici e professionali, anche nel contesto BIM.
  • Collaborazione e rispetto reciproco: considerando che uno degli aspetti fondamentali della rivoluzione digitale è la collaborazione diretta fra professionisti, attraverso i Modelli Informativi, coinvolti nello stesso intervento, è richiesto di tutelare i colleghi che collaborano al progetto BIM, evitando di danneggiarli e garantendo una corretta gestione del lavoro di gruppo.
  • Sicurezza e Protezione dei dati: è fondamentale garantire la sicurezza dei dati del progetto, proteggendoli da accessi non autorizzati, soprattutto se tali contenuti informativi risiedono nei modelli che a loro volta devono essere consegnati e archiviati all’interno dell’Ambiente Condivisione Dati (AcDAT), per obbligo normativo.
  • Gestione delle informazioni: la gestione delle informazioni nel modello BIM deve essere accurata e conforme alle norme (come le ISO 19650 e le UNI 11337).
  • BIM e Project Management: il progettista oggi, deve elevare la qualità attraverso pianificazione e razionalizzazione dei processi, acquisendo competenze su norme dall’ISO 19650 all’ISO 21500 all’ISO 9001.
  • Sostenibilità e patrimonio: il BIM permette di effettuare analisi dettagliate per una progettazione sostenibile e rispettosa del patrimonio culturale e delle risorse naturali, fin dalle fasi iniziali del progetto di fattibilità tecnico ed economico (PFTE).
  • Sicurezza delle persone: è doveroso garantire la sicurezza degli occupanti dell'edificio attraverso un'attenta progettazione BIM.

Dai punti sopra elencati, si può concludere che la deontologia per gli architetti nel BIM deve riguardare l'applicazione delle norme etiche professionali al nuovo processo di lavoro digitale, focalizzandosi su aspetti come la responsabilità, la correttezza nei confronti di colleghi e committenti, la competenza nella gestione delle informazioni e il rispetto delle normative vigenti.

Non vi è dubbio che le norme e la gestione informativa impongono agli architetti uno sforzo importante in termini di tempo e risorse da dedicare. Nascono quindi molti dubbi e domande: quali sono le vere opportunità di business per un Architetto? Come far sì che il BIM sia un vantaggio e non un mero costo per Architetto e cliente? Ci sono vantaggi anche con privati e piccoli progetti?

Servono iniziative per formare, INformare ed orientare gli architetti italiani.

BIM ED ETICA PROFESSIONALE: Principi, Pratiche e Prospettive

A tal proposito a Palermo, Giovedì 16 ottobre 2025 dalle ore 15:00, si svolgerà un seminario con un’interessante approccio alla deontologia applicata al BIM, dal titolo "BIM ED ETICA PROFESSIONALE: Principi, Pratiche e Prospettive", organizzato dall'Ordine degli Architetti OAPPCPA, con il contributo della società Eureka Engineering srl.

Attraverso casi reali, relatori di grande esperienza offriranno spunti per dare risposte a queste e tante altre domande che oggi un Architetto si pone.

Per iscriversi al convegno in presenza a Palermo: Dal portaleservizi, vai in corsi-->pubblicati-->ricerca per filtri-->ordine provinciale-->digita Palermo ed è il sesto evento caricato titolo "BIM ED ETICA PROFESSIONALE"

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