Cessione crediti edilizi: il Fisco precisa i limiti alla trasferibilità
La Risposta n. 281/2025 dell’Agenzia delle Entrate chiarisce che il conferimento d’azienda non determina una successione universale e incide sul numero massimo di cessioni consentite
Cosa accade ai crediti generati dallo sconto in fattura quando l’imprenditore individuale decide di trasferire la propria azienda a una Srl di nuova costituzione?
Conferimento d’azienda e bonus edilizi: limiti alla circolazione dei crediti dopo il passaggio a Srl
A fornire importanti chiarimenti in materia di cessione del credito è la Risposta dell’Agenzia delle Entrate del 4 novembre 2025, n. 281, che affronta un tema che tocca da vicino le imprese edili e gli operatori economici che hanno maturato crediti fiscali da bonus edilizi: la trasferibilità dei crediti d’imposta derivanti dallo “sconto in fattura” in caso di conferimento d’azienda da parte di un imprenditore individuale a una società a responsabilità limitata di nuova costituzione.
L’istanza trae origine da un caso concreto: un’impresa edile individuale aveva maturato una serie di crediti d’imposta derivanti da interventi che hanno consentito ai committenti di beneficiare delle detrazioni legate al Superbonus (art. 119 del D.L. 34/2020), all’Ecobonus (art. 14 D.L. 63/2013) e al recupero del patrimonio edilizio (art. 16-bis TUIR).
A seguito dell’applicazione dell’opzione per lo sconto in fattura, l’imprenditore si è trovato titolare di crediti residui, non ancora utilizzati in compensazione, che intendeva trasferire unitamente all’azienda nell’ambito di un’operazione di conferimento in una Srl unipersonale di nuova costituzione.
L’interpello verteva, quindi, su due profili distinti:
- la possibilità di trasferire i crediti alla società conferitaria;
- le formalità operative da rispettare per l’utilizzo dei crediti trasferiti.
Secondo l’Istante, il conferimento della propria azienda in una società di capitali doveva essere considerato una trasformazione soggettiva, con effetto di successione universale della Srl in tutti i diritti e doveri della ditta individuale.
In tale prospettiva, i crediti d’imposta avrebbero potuto essere trasferiti senza che ciò integrasse una nuova “cessione”, rimanendo all’interno di un’unica continuità economico-giuridica.
A supporto della tesi, l’istante richiamava alcuni precedenti di prassi e il Principio di diritto n. 4/2024, che, in tema di fusioni e scissioni, ha riconosciuto la possibilità di trasferire i crediti edilizi in virtù del subentro universale dell’incorporante nei diritti e obblighi dell’incorporata.
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