Conto Termico 3.0: destinatari e interventi ammessi ai privati nel residenziale
Dal nuovo schema di decreto regole più chiare per PA, terzo settore e privati: nel residenziale focus solo sugli impianti a fonti rinnovabili
Arrivati nell’ultima parte del 2025, si comincia a fare i conti sulle possibilità che nel 2026 saranno a disposizione per incentivare gli interventi di riqualificazione delle case degli italiani. La fine certificata del superbonus e la progressiva riduzione dei principali incentivi fiscali (bonus casa, ecobonus e sismabonus) impongono nuove strategie per massimizzare le risorse disponibili.
Riqualificazione e detrazioni fiscali
Ristrutturare o riqualificare un appartamento non significa soltanto avere una buona idea progettuale. Serve un equilibrio continuo tra due fattori che si condizionano a vicenda:
- i limiti imposti dalla normativa, che definiscono ciò che è possibile fare e ciò che rimane fuori dal perimetro di legge;
- le possibilità economiche del committente, perché il portafogli non è infinito e le scelte progettuali devono confrontarsi con vincoli di spesa concreti.
In mezzo c’è il progettista, chiamato a un ruolo tutt’altro che banale: non solo tradurre i desideri del cliente in soluzioni tecniche, ma anche saper leggere le norme, interpretarle correttamente e modellare il progetto entro margini economici sostenibili.
In questo contesto hanno da sempre giocato un ruolo fondamentale le detrazioni fiscali. Dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2027 la situazione cambierà notevolmente perché le aliquote si ridurranno al 30% per tutti gli immobili, con un aumento al 36% per gli interventi realizzati dai titolari del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento su unità immobiliari adibite ad abitazione principale.
Documenti Allegati
Accordo Conferenza Unificata 5 agosto 2025, n. 115/CUIL NOTIZIOMETRO