Contratto di avvalimento: il TAR su sottoscrizione, risorse e soccorso istruttorio
In un'interessante sentenza, si ribadiscono i presupposti per ritenere valido un contratto di avvalimento, sia dal punto di vista formale che sostanziale
La mancata sottoscrizione del contratto di avvalimento può davvero essere sanata? È sufficiente la produzione contestuale all’offerta per dimostrare la volontà contrattuale? E cosa accade quando manca la puntuale indicazione delle risorse messe a disposizione dall’ausiliaria?
Non solo: in caso di conferma di esclusione dell’operatore, il ricorso è ammissibile?
Avvalimento e soccorso istruttorio: interviene il TAR
A queste domande, che intrecciano i temi dell’avvalimento e del soccorso istruttorio, fondamentali nell’ambito del Codice dei Contratti Pubblici, ha risposto il TAR Calabria con la sentenza del 30 giugno 2025, n. 1149, relativa al ricorso contro il provvedimento di esclusione di un OE da una procedura negoziata per l’affidamento in concessione di un impianto comunale.
Nel caso in esame, la commissione aveva rilevato alcune carenze nella documentazione presentata dall’operatore economico, attivando il soccorso istruttorio.
Dopo l’integrazione documentale, tuttavia, la stazione appaltante aveva disposto l’esclusione dell’concorrente per:
- la mancata sottoscrizione originaria del contratto di avvalimento con data certa;
- la mancata presentazione di dichiarazioni unilaterali di impegno delle ausiliarie;
- l’omessa specificazione delle risorse messe a disposizione per l’esecuzione dell’appalto.
Il concorrente escluso aveva quindi proposto ricorso, sostenendo invece la legittimità della propria partecipazione.
Nel valutare la questione, il giudice ha accolto alcune tesi del ricorrente, ma ha comunque ritenuto legittimo il provvedimento di esclusione dalla procedura.
Vediamo perché.
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