Infrastrutture e appalti pubblici: criticità e proposte per un settore più equilibrato

OICE presenta il Libro Bianco delle Infrastrutture: da un'analisi degli affidamenti nell'ultimo biennio parte una riflessione per una revisione pratica e normativa che coinvolga tutti gli operatori del settore

di Redazione tecnica - 03/07/2025

Una panoramica sulle principali criticità segnalate dagli operatori del settore e sulle possibili proposte normative e di prassi, per garantire un rapporto contrattuale più chiaro e sostenibile: è questo in sintesi il filo conduttore del “Libro Bianco delle Infrastrutture”, pubblicato da OICE in occasione dei 60 anni dell’Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria.

Servizi tecnici: il punto di OICE nel Libro Bianco delle Infrastrutture

In un contesto caratterizzato da investimenti infrastrutturali ridotti e crescente complessità dei procedimenti di gara, la volontà di OICE è quella di offrire una fotografia aggiornata dei problemi più ricorrenti nelle gare per l’affidamento di servizi di ingegneria e architettura, comprese le gare di appalto integrato.

Come evidenziato dal Presidente OICE Giorgio Lupoi, “sono diverse le criticità che sono state individuate dal nostro gruppo di lavoro e per le quali stiamo proponendo nelle varie sedi competenti, modifiche sulle quali auspichiamo possano convergere il Ministero delle infrastrutture a livello normativo e l'Autorità nazionale anticorruzione con provvedimenti/prassi di riferimento/linee guida a carattere generale”.

Esempio ne sono:

  • gli accordi quadro, spesso generici e particolarmente onerosi a fronte degli impegni richiesti anche dal punto di vista delle garanzie richieste;
  • la disciplina dei contratti misti (progettazione e lavori)
  • l’effettuazione dei sondaggi e dei rilievi
  • i ritardi nella delibera degli indirizzi progettuali
  • la dilatazione dei tempi per lo svolgimento degli incarichi che porta con sé quello dei tempi di pagamento e della quota rilevante di compensi subordinati al collaudo e a procedure burocratiche eccessivamente lunghe.

Non a caso, altro tema particolarmente rilevante è l'adeguamento del d.m. parametri, allegato al codice, e la revisione dei prezzi spesso negata, sebbene i contratti di ingegneria e architettura siano ad alta intensità di manodopera intellettuale, il cui costo subisce delle variazioni legate al costo della vita e/o alle variazioni dei contratti collettivi nazionali. “Mi auguro che il lavoro condotto, grazie a tutto il Gruppo di lavoro e in particolare ai colleghi Diego Ceccherelli, Paolo Mazzali e Massimo Recalcati che ringrazio, possa contribuire a stimolare un dibattito anche alla luce del prossimo adeguamento del bando-tipo per gli affidamenti di servizi tecnici", ha specificato Lupoi.

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