Qualità dell’aria: in Gazzetta Ufficiale il Piano Nazionale
Via libera dal Consiglio dei Ministri ai programmi di finanziamento previsti nell'ambito del PNRR per mobilità sostenibile, riscaldamento civile e agrisolare
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Delibera del Consiglio dei Ministri del 20 giugno 2025, entra ufficialmente in vigore il Piano di azione nazionale per il miglioramento della qualità dell’aria, previsto dall’art. 14 del decreto-legge n. 131/2024.
Qualità dell'aria: approvato il Piano Nazionale
Il Piano ha durata biennale (2025–2027) e mira ad allineare l’Italia agli obblighi europei in materia di riduzione dell’inquinamento atmosferico, risolvendo al contempo le procedure di infrazione pendenti.
Tra i settori interessati dalle nuove misure rientrano:
- la mobilità urbana;
- il riscaldamento domestico;
- la produzione energetica da fonti rinnovabili in ambito agricolo.
Mobilità sostenibile: misure operative e nuovi fondi disponibili
Programma di finanziamenti per Comuni tra 30.000 e 50.000 abitanti
Il Piano prevede un decreto ministeriale per istituire un programma di finanziamento destinato a Comuni o aggregazioni di Comuni con popolazione compresa tra 30mila e 50mila abitanti, oppure superiore ai 50mila abitanti non capoluogo di provincia, ricadenti in aree soggette a infrazione UE per qualità dell’aria.
Il programma ha durata quadriennale e le risorse a disposizione ammontano a 300 milioni di euro, a valere sul fondo di cui all’art. 1, comma 498, legge n. 234/2021.
Realizzazione o ammodernamento piste ciclabili e corsie TPL
Tra gli interventi incentivati vi è anche il finanziamento di progetti per la realizzazione o l’ammodernamento di corsie riservate al trasporto pubblico locale e piste ciclabili nelle aree urbane con più di 50.000 abitanti o in Comuni aggregati situati in zone in infrazione di qualità dell’aria.
Anche in questo caso la durata del programma è di massimo 48 mesi, mentre i fondi a disposizione ammontano a 20 milioni di euro.
Rinnovo flotta bus TPL nelle aree metropolitane
Per contrastare le emissioni in ambito urbano, viene istituito un nuovo programma destinato alla sostituzione di autobus inquinanti con mezzi a basse o nulle emissioni (elettrici, idrogeno, metano).
A beneficiarne sono le Regioni in procedura di infrazione sulla qualità dell’aria. I fondi a disposizione ammontano a 200 milioni, a valere sulle risorse MASE delle aste ETS 2023. L’avvio dovrà avvenire entro centottanta giorni dall’entrata in vigore del piano e la durata del programma di finanziamento è di due anni.
Veicoli privati e commerciali leggeri elettrici
Nell’ambito della rimodulazione del PNRR, si prevede un programma di incentivi per la sostituzione con radiazione di autovetture, ciclomotori e motocicli, veicoli commerciali leggeri nelle aree metropolitane e capoluoghi di provincia in procedura di infrazione.
La chiusura del progetto, per il quale sono stati stanziati 350 milioni di euro è prevista per il 30 giugno 2026.
Programma integrativo per città metropolitane e capoluoghi
Sempre nell’ambito di intervento 3 si prevede un’ulteriore azione, con uno stanziamento di 500 milioni di euro, per capoluoghi con più di 50.000 abitanti e città metropolitane ricadenti in zone in infrazione della qualità dell’aria, con l’adozione di decreto istitutivo di un programma di finanziamenti per la realizzazione di interventi per la promozione della mobilità sostenibile
Incentivi per sostituzione impianti a biomassa obsoleti
Il Piano prevede un programma di incentivazione alla sostituzione di impianti a biomassa legnosa a bassa efficienza (≤ 3 stelle), per il quale sono stati stanziati 100 milioni di euro, con generatori certificati 5 stelle e pompe di calore eventualmente abbinate a impianti fotovoltaici.
La misura è cumulabile con il Conto Termico. Le risorse sono riservate ai territori sottoposti a infrazione, con l’obiettivo di incidere sulle emissioni inquinanti di origine domestica, tra le più critiche nei mesi invernali.
Energia rinnovabile in agricoltura: Parco Agrisolare
L’azione complementare 5.7 conferma l’attuazione del Parco Agrisolare, uno dei pilastri del PNRR per la transizione energetica in ambito rurale. Il programma finanzia l’acquisto e la posa in opera di pannelli fotovoltaici su tetti di fabbricati agricoli, zootecnici e agroindustriali per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Soggetti attuatori della misura sono MASAF e GSE. I progetti dovranno essere completati entro il 30 giugno 2026 e per la realizzazione degli interventi il PNRR ha messo a disposizione 2,35 miliardi di euro.
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