Detrazioni fiscali, efficienza energetica e Direttiva Green: il report ENEA 2025

Nel 2024 investiti oltre 28 miliardi per l’efficienza energetica degli edifici. L’Italia conferma la centralità degli incentivi nella strategia europea per la decarbonizzazione

di Redazione tecnica - 04/11/2025

È una fotografia completa di un sistema di incentivi che, negli ultimi anni, ha inciso in modo decisivo sulla trasformazione del patrimonio edilizio nazionale, quella che ENEA ha restituito con il Rapporto annuale 2025 sulle detrazioni fiscali per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili negli edifici esistenti.

Giunto alla sua diciassettesima edizione, il Rapporto rappresenta uno strumento tecnico-istituzionale essenziale per valutare l’efficacia delle politiche di detrazione in termini di risparmio energetico, riduzione delle emissioni e impatto economico sul comparto edilizio.

Rapporto ENEA 2025: detrazioni fiscali, efficienza energetica e transizione verde tra dati e strategie

L’analisi non si limita al contesto nazionale: la prima parte del Rapporto è dedicata al quadro comunitario e alle nuove politiche di efficienza energetica derivanti dal pacchetto Fit for 55 e dalla revisione della Direttiva (UE) 2024/1275 – la cosiddetta Direttiva Case Green (EPBD IV) – che gli Stati membri dovranno recepire entro il 29 maggio 2026.

L’obiettivo della nuova EPBD è rendere il settore edilizio uno dei pilastri della neutralità climatica al 2050, attraverso:

  • l’eliminazione graduale delle caldaie alimentate da combustibili fossili entro il 2040;
  • l’incremento della quota di energia rinnovabile utilizzata negli edifici;
  • la promozione di ristrutturazioni profonde e integrate (“deep renovation”);
  • l’introduzione del passaporto di ristrutturazione e di nuovi criteri minimi di prestazione energetica (MEPS);
  • la definizione di un indicatore di prestazione basato sull’energia primaria non rinnovabile.

Nel contesto italiano, ENEA e Comitato Termotecnico Italiano (CTI) partecipano alla Concerted Action EPBD, piattaforma europea di confronto tecnico-normativo che coordina l’applicazione delle direttive negli Stati membri.

L’Italia, sottolinea ENEA, parte da un quadro di strumenti di incentivazione già consolidato, ma dovrà adeguare la normativa nazionale per garantire coerenza con le nuove strategie europee in materia di efficienza, decarbonizzazione e qualità dell’abitare.

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