Recinzione in cemento armato: serve il permesso di costruire?
Il Consiglio di Stato interviene sulla qualificazione dell’opera e sulla legittimità di un eventuale ordine di demolizione
Conclusioni operative
In sintesi, la decisione del Consiglio di Stato evidenzia due principi di fondo:
- le recinzioni in cemento armato, anche se di altezza contenuta, sono generalmente soggette a permesso di costruire per il loro carattere permanente e per l’incidenza urbanistica.
- l’ordine di demolizione di opere abusive è un atto vincolato: non richiede una motivazione sull’interesse pubblico né la preventiva comunicazione di avvio del procedimento
Sotto il profilo tecnico, la realizzazione di una struttura con fondazioni e opere murarie incide sulla morfologia del lotto e modifica l’assetto insediativo. Richiede, pertanto, un’attenta valutazione dell’impatto sul carico urbanistico (accessi e compartimentazioni), dell’integrazione con la disciplina dei confini e delle distanze (art. 873 c.c.) e della rispondenza ai parametri urbanistici previsti dal Piano Regolatore e dal regolamento edilizio comunale.
La corretta qualificazione dell’intervento diventa quindi fondamentale, evitando di minimizzare l’impatto delle opere “accessorie” rispetto al fabbricato principale.
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